Roma – Didattica per la Memoria
Il Master nel nome di Primo Levi
È stata inaugurata nel nome di Primo Levi, tra scrittura e testimonianza, una nuova edizione del Master di secondo livello in didattica della Shoah dell’Università Roma Tre.
Diretto da David Meghnagi, assessore alla Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il master riparte nel segno di un’alleanza strategica stipulata con la Fondazione Museo della Shoah di Roma, che ieri ha ospitato il lancio dell’iniziativa nella propria sede alla Casina dei Vallati.
“Primo Levi unisce in sé le capacità, come forse nessun altro, di essere al tempo stesso testimone e scrittore. Un aspetto quest’ultimo che è stato a lungo sottotraccia. Eppure, se Levi è ampiamente letto in tutto il mondo è anche perché la sua è una produzione letteraria di altissimo livello” ha sottolineato Meghnagi, aprendo i lavori dell’incontro e dando appuntamento a un seminario sulla figura dell’intellettuale torinese che si sta organizzando per questo mese di marzo. Appuntamento che, è stato anticipato dallo stesso Meghnagi, coinvolgerà studiosi italiani e internazionali di fama.
A sottolineare l’importanza di questa collaborazione anche Mario Venezia, presidente della Fondazione, che ha aperto l’incontro con un breve saluto in cui non sono mancati elementi di soddisfazione per alcune recenti iniziative che proprio da qui sono partite: la collaborazione in corso con Binario 21, che a Milano (con ottimi riscontri) sta ospitando la mostra sulla razzia nazista del 16 ottobre; le altre prestigiose collaborazioni avviate negli ultimi mesi, come quella col Memoriale della Shoah di Parigi. A portare un saluto ai partecipanti anche la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, che ha testimoniato “un grande orgoglio” nella possibilità di collaborare con il master in questa nuova sfida didattica e formativa. Orgoglio anche in ragione del ruolo che la Comunità ebraica “da sempre ha nella trasmissione della Memoria, ai giovani e non solo”.
L’approfondimento di alcuni temi legati a Levi nella sua duplice dimensione di testimone e scrittore è stato invece svolto dai due relatori invitati a portare un contributto: Stefania Zezza, docente del Liceo Virgilio di Roma, e il consulente scientifico della Fondazione Marcello Pezzetti.