“I vostri valori, i valori di tutti”
Una visita alla scuola ebraica di Roma, che sarebbe dovuta essere molto breve ma si è invece trasformata in un’occasione di emozione e di dichiarazioni importanti: così, con volontà tenace, la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in un giorno pieno di impegni, ha dato un segnale importante alle comunità ebraiche italiane. Segno tangibile di un’attenzione che non cala e della ferma e precisa volontà di vedere, incontrare, conoscere direttamente la multiforme realtà della bimillenaria minoranza ebraica a partire proprio dai luoghi deputati alla formazione dei più piccoli, i veri garanti del futuro di una comunità piccola nei numeri ma grande nei valori e nelle tradizioni.
Dopo il Viaggio della Memoria cui ha partecipato insieme alla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per non dimenticare, ora Valeria Fedeli guarda avanti, e mostra il suo impegno e la sua intenzione di incontrare quelle istituzioni che accolgono e accompagnano la crescita, che educano, formano e sostengono lo sviluppo identitario dei giovani e dei giovanissimi ebrai italiani. Così, dopo la visita alla scuola di Roma, accompagnata dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e alla padrona di casa, la presidente della Comunità romana Ruth Dureghello, Valeria Fedeli ha incontrato i presidenti di Milano, Torino e Trieste, ossia di quelle comunità che pur fra mille difficoltà tengono aperta una scuola ebraica.
Un incontro importante, Dureghello ha scelto di aprire con parole sentite: “Grazie. Un grande e caloroso grazie, innanzitutto, per aver deciso di essere qui con noi e di visitare un’istituzione che è centrale e fondamentale per la Comunità di Roma, così come le scuole sono il cuore delle Comunità di Milano, Torino e Trieste, qui rappresentate dai rispettivi presidenti. Sono per noi imprescindibili, importantissime, e non intendiamo rinunciarvi, per nessun motivo. Ma abbiamo bisogno di sostegno e dell’appoggio suo e del Ministero tutto”.
Evidentemente emozionata, accolta dai canti degli allievi e da un caloroso benvenuto della direttrice Milena Pavoncello, la ministra si è rivolta direttamente ai bambini e ai ragazzi che affollavano il cortile della scuola: “Siete una parte fondamentale del nostro futuro: siete italiane e italiani portatori di valori, di cultura e di storia, siete una componente imprescindibile della società”.
Dopo aver assistito a una lezione sui dieci comandamenti, “Seduta in classe tra gli allievi – ha voluto sottolineare – ho sentito la forza di idee e valori e che sono portatori di un messaggio straordinario che coinvolge la comunità tutta. Il riconoscimento del rispetto e del valore dell’altro sono particolarmente importanti nell’avvicinarsi dell’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziste del ’38 e voglio ricordarvi le parole dell’Articolo 3 della nostra Costituzione: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Si tratta di un Articolo che va studiato, conosciuto, e che deve diventare parte integrante del lavoro in tutte le classi”. Una visita, questa a Roma, che è solo un primo appuntamento e segna un passaggio importante nel processo di conoscenza e riconoscimento delle scuole ebraiche italiane, un impegno che la ministra Fedeli ha oggi riconosciuto come fondamentale, ribadendo più volte come si tratti di istituzioni che sono parte integrante e fondamentale del tessuto sociale e culturale, un’esperienza, ha concluso, “straordinaria e imprescindibile”.
Ada Treves twitter @ada3ves
(23 febbraio 2017)