In ascolto – La ragazza di Ludmir
Hannah Rachel Vebermacher nasce nel 1815 a Ludmir, cittadina dell’Ucraina, animata dal fervore hassidico. Inizia da bambina a studiare l’ebraico e la Bibbia e ancora ragazzina è già edotta in letteratura parabiblica, Talmud, Midrash e codici etici. Di lei si dice che pregava tre volte al giorno proprio come gli uomini e il suo coinvolgimento era tale che la gente non riusciva a distogliere lo sguardo. Caduta in stato d’incoscienza presso la tomba della madre, resta a letto diverse settimane e quando si sveglia dichiara (secondo alcuni con una voce di uomo) di aver incontrato la corte celeste e aver ricevuto una nuova anima. Alla morte del padre grazie alla cospicua eredità acquista una stanza al secondo piano di un edificio in mattoni, sopra una panetteria che sforna ottimi beygl ricoperti di semi di papavero e di sesamo. Con la velocità con cui si spande il profumo dei panini appena sfornati, così la fama della Maestra hassidica raggiunge anche il più piccolo villaggio e la gente corre da ogni dove per ascoltare le lezioni e i sermoni di Hannah Rachel, ora conosciuta come la “Vergine di Ludmir”. Saranno l’autore yiddish Leyb Malakh emigrato in Sudamerica e l’antropologo An-Skj interessato alle ricerche per il suo Dybbuk a indagare per primi la biografia di questa figura dai contorni mitologici e negli anni ’70 anche Isaac Bashevis Singer, ne parlerà nel suo racconto “Shosha”.
Negli anni ’90 il Folksbiene di New York produce il musical in yiddish “The Maiden of Ludmir” con sceneggiatura di Miriam Hoffman e musica di John Clifton, compositore americano versatile, direttore di orchestre e cori giovanili, formatore e performer. Si dice che Clifton abbia creato le parti per il musical in soli dieci giorni e in effetti qua e là nelle recensioni si accenna al fatto che le composizioni avrebbero potuto essere meglio sviluppate, ma il pubblico americano sembra piacevolmente colpito dagli effetti sonori realizzati per creare l’atmosfera del “tribunale celeste” in cui a Hanna Rachel viene affidata una seconda anima.
Purtroppo non sono reperibili tracce audio o video del musical, ma la Vergine di Ludmir può comunque lasciarci una suggestione musicale, perché si narra che nella sua shtibl sopra il fornaio, quando ormai il suo insegnamento era solo più un’eco lontana, abbia levato la sua voce più volte il celebre cantore Yossele Rosenblatt.
Maria Teresa Milano
Consiglio d’ascolto:
(23 febbraio 2017)