“Terrorismo, cosa ci insegna Israele”
“Sin dalla sua creazione Israele ha dovuto affrontare una continua minaccia alla sua esistenza, non solo nella forma della guerra tra eserciti, ma anche e soprattutto nella forma della guerra asimmetrica, con il costante attacco contro i propri civili, che ha raggiunto il suo culmine durante la Seconda Intifada, tramutatasi poi da intifada suicida, a intifada dei coltelli e dei camion. Nel corso dei decenni, le autorità e il popolo israeliani hanno sviluppato dei dettagliati codici etici, legali e militari di operazione in situazioni estremamente complesse, da cui l’Europa, che si trova ora a affrontare minacce simili, potrebbe trarre spunto di collaborazione, rafforzando l’alleanza strategica con l’unica democrazia del Medioriente”.
Nella sua ricerca “Lessons from Israel’s Response to Terror”, edito dal think tank Jerusalem Center for Public Affairs, la giornalista Fiamma Nirenstein raccoglie alcune voci autorevoli di addetti ai lavori. La sfida, portare all’attenzione della politica il cosiddetto “modello Israele” nella lotta al terrorismo islamico. Un insieme di buone pratiche che trova casa nel volume, presentato alla Sala del Mappamondo alla Camera dei Deputati su iniziativa del Presidente della Commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto. A parlarne con la curatrice, già vicepresidente della Commissione stessa, l’ex ambasciatore israeliano all’Onu Dore Gold, l’ex direttore generale del Ministero degli Affari Strategici Yossi Kuperwasser, il ricercatore Dan Diker, il presidente della delegazione italiana all’Assemblea Parlamentare della Nato Andrea Manciulli e il deputato questore Stefano Dambruoso.
(16 marzo 2017)