“Londra, le nostre preghiere per te”
Numerose le voci a levarsi nel mondo ebraico per l’attentato di Londra, rivendicato quest’oggi dall’Isis.
“Le preghiere della Comunità ebraica sono tutte per le famiglie delle vittime” ha subito scritto sul proprio profilo Twitter rav Efraim Mirvis, rabbino capo d’Inghilterra e del Commonwealth, uno dei primi ad intervenire. Non sono poi mancate prese di posizione a tutti i livelli.
Sottolinea il presidente dello European Jewish Congress Moshe Kantor in una nota: “Questa azione, diretta al cuore della democrazia, nell’anniversario degli attacchi di Bruxelles, ci dimostra ancora una volta che l’estremismo radicale continua ad avere la capacità di portare morte in Europa. C’è quindi un gran bisogno di un lavoro di intelligence e di leggi sempre più efficaci contro chi, in Europa, e in giro per il mondo, fornisce mezzi, motivazioni e ideologie per far sì che questi attacchi avvengano”. Di tenore simile l’intervento del presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder, che ha parlato di “crimine barbaro contro l’umanità intera”. Ancora una volta, ha poi aggiunto, “bisogna agire come un unico fronte, compatto nella lotta al terrorismo in ogni sua forma”.
Ferma anche la solidarietà espressa dai rappresentanti dello Stato di Israele. A partire dal presidente Reuven Rivlin, che subito voluto assicurare la vicinanza di tutto il paese ai cittadini di Londra e d’Inghilterra.
(Nell’immagine il municipio di Tel Aviv illuminato con la bandiera inglese)
(23 marzo 2017)