Ardeatine, la storica visita
“Grati al Quirinale per segnale”
Nessuna parola, nessun discorso ufficiale. Un silenzio solenne, che rende forse ancor più significativa questa visita. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier percorrono lentamente il tratto che separa l’ingresso dal sacrario dalla lapide che ricorda i caduti e quindi dal luogo in cui fisicamente fu compiuto il massacro.
Una visita storica, quella di questo mercoledì 3 maggio alle Fosse Ardeatine. Un nuovo importante gesto di attenzione alla Memoria d’Italia e d’Europa da parte della più alta carica dello Stato.
Mattarella ha voluto al suo fianco un numero ristretto di autorità. Tra le altre la sindaca Virginia Raggi, il ministro degli Esteri Angelino Alfano, una delegazione ebraica guidata dalla presidente UCEI Noemi Di Segni, dalla presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, dal rabbino capo rav Riccardo Di Segni.
Riflette al riguardo la presidente UCEI: “La visita odierna ha rappresentato un momento simbolico di altissimo profilo. Una visita che porta con sé messaggi profondi, il segno tangibile di un’Europa i cui Stati membri appaiono determinati a dimostrare che soltanto unita e consapevole del proprio passato l’Europa stessa potrà guardare al futuro con rinnovate prospettive di pace, libertà e democrazia.
Si tratta infatti non soltanto del riconoscimento di una verità storica, oggi divenuta sfida ancor più estesa, ma anche della capacità, da parte tedesca, di sapersi prendere le proprie responsabilità, di inchinarsi alla memoria di chi ha perso la vita per quelle atrocità e di saper trasmettere questa terribile lezione in un contesto educativo adeguato alle nuove generazioni.
Con l’occasione rinnoviamo la nostra gratitudine al Presidente Mattarella per le numerose iniziative già intraprese in questo senso nel corso del suo mandato”.
a.s twitter @asmulevichmoked
(3 maggio 2017)