Cinque maggio, la fine dell’orrore
I giovani romani con Terracina
Il 5 maggio del 1945 si chiudeva definitivamente l’orrore dei lager nazisti. Porte aperte a Mauthausen, via i nazisti e dentro le forze alleate, i pochi sopravvissuti finalmente liberi. Una data fondamentale del Novecento europeo, onorata a Roma con una cerimonia che ha segnato un ulteriore passaggio nel lavoro di trasmissione di queste memorie alle nuove generazioni.
Una rappresentanza delle classi del liceo ebraico ha infatti accompagnato il Testimone Piero Terracina davanti al Muro del deportato, al cimitero del Verano. Aned e Comunità ebraica insieme, a poche ore da quello che per molti sopravvissuti è stato e continua ad essere un giorno da festeggiare. Presenti per la Comunità ebraica, tra gli altri, la presidente Ruth Dureghello e il vicepresidente Ruben Della Rocca. Per l’Aned, il presidente della sezione romana Maurizio Ascoli, il vicepresidente nazionale Aldo Pavia e la ricercatrice Grazia Di Veroli.
(5 maggio 2017)