melamed, milano – Scuola, cuore della comunità
L’ebraismo per tradizione pone l’accento sull’educazione. “Lo studio, la scuola sono il cuore di una Comunità ebraica” ha ribadito ieri rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano, nel corso di una serata dedicata proprio al valore dello studio: la cena di raccolta fondi organizzata dalla Fondazione scuola ebraica di Milano per sostenere l’istituto della Comunità cittadina. “Siamo qui per i nostri ragazzi, il nostro futuro passa da loro e dalla loro educazione”, ha ricordato in apertura Karen Nahum, presidente della Fondazione, che ha portato i saluti della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Tante le iniziative portate avanti dalla Fondazione per la scuola ebraica di Milano, “una realtà di eccellenza, come dimostrano i risultati degli invalsi – ha affermato Nahum – e il merito è dei docenti e delle presidi Esterina Dana e Claudia Bagnarelli”. “Quando la società dimentica l’importanza dello studio, regredisce”, il monito di rav Arbib, durante la serata a cui hanno partecipato, tra gli altri, il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni assieme all’assessore UCEI alla Scuola Livia Ottolenghi, i copresidente della Comunità ebraica milanese Raffaele Besso e Milo Hasbani. Tante le persone riunitesi nella palestra della Scuola ebraica, segno tangibile di come la Comunità voglia sostenere la formazione dei suoi giovani. “Mio figlio Jonathan è autistico ma grazie all’impegno della scuola, al sostegno degli insegnanti, riesce a fare tante cose: legge poesie, suona, partecipa alle feste e ha potuto fare il suo bar mitzvah”, ha raccontato Alina, parlando del progetto di sostegno avviato nella scuola per aiutare il figlio a condurre una vita come quella dei suoi coetanei. “Una madre straordinaria che con la sua forza è un esempio per tutti noi”, le parole di Cobi Benatoff, presidente onorario della Fondazione, rappresentata dai componenti del board, di cui fanno parte, oltre a Benatoff e Nahum, Cecilia Benatoff, Michel Cohen, Marco Grego, Dalia Gubbay, Dodi Hasbani, Guido Jarach, Michele Sciama, Piergiorgio Segre, Simone Sinai e Sara Tedeschi Blei. A raccontare le proprie esperienze, sotto prospettive diverse, anche l’imprenditore Matteo Marzotto che ha parlato della sua Fondazione dedicata alla ricerca sulla fibrosi cistica. “Mia sorella era affetta da questa malattia e quando è mancata ho deciso che dovevo fare qualcosa. Così è nata l’idea della Fondazione che oggi può contare su 313 progetti, 10mila volontari, 700 ricercatori e 24milioni di euro spesi per la ricerca”. Del valore della scuola e dell’educazione, in particolare in senso ebraico, è stato un altro ospite della serata, il direttore de La Stampa Maurizio Molinari.
dr
(26 maggio 2017)