Pedagogia in Israele
Anche nel campo educativo Israele vuole essere considerato tra i Paesi innovatori. Il Ministero dell’educazione dà grande spazio alle scuole che sviluppano metodi e programmi che consolidano e migliorano le potenzialità degli allievi. A un convegno, che si è svolto nel complesso pedagogico di Bne’ Dror, vicino a Natania, hanno partecipato 180 istituti pedagogici dall’età prescolastica al liceo. Oltre al Ministro dell’educazione Naftali Bennett, hanno visitato i numerosi stands più di 1000 insegnanti, educatori e dirigenti scolastici che potranno introdurre nei loro programmi didattici, le nuove idee presentate a seconda delle proprie esigenze. La scuola elementare Sultan El Atrash del Villaggio Hurfesh, dove sono consulente pedagogica, ha presentato il progetto “Una scuola sul palcoscenico” che attraverso l’inserimento del teatro e delle arti nell’insegnamento delle varie materie scolastiche, si prefigge di consolidare l’espressione verbale, sociale e fisica degli allievi e affrontare i problem di violenza e bullismo. Tra le attività proposte insegnamento della lingua straniera attraverso dialoghi teatrali e musicali, monologhi su personaggi che hanno risvegliato l’interesse personale dell’allievo, relazioni su un argomento particolare in forma di breve conferenza come il famoso TED e studio della propria tradizione attraverso i cinque sensi con sapori, suoni, profumi e colori. La scuola di Hurfesh, come le altre che hanno presentato strategie innovative, diverrà un centro di studi e di ispirazione per gli insegnanti e gli allievi di tutta Israele di ogni cultura e, si auspica, per il resto del mondo, come si è verificato negli ultimi anni con la Finlandia. Come è scritto nel secondo capitolo del libro di Isaia: “Ki miZion teze’ Tora’ – Perche’ da Sion verrà l’insegnamento”. E speriamo di essere sempre d’esempio!
Angelica Edna Calo Livne
(14 giugno 2017)