Qui Milano – Memoriale della Shoah Musei, la sfida è parlare dell’indicibile
Sette tappe in diversi luoghi di Milano per raccontare altrettante tematiche che fanno parte delle esperienze dolorose della storia degli esseri umani. È il complesso progetto intitolato “C’era ancora una volta… attraverso una fiaba, il Museo come Laboratorio del Presente”, che coinvolge diverse istituzioni milanesi e che vede come capofila il Memoriale della Shoah. Proprio nel luogo simbolo della Memoria milanese – e non solo – prenderà il via oggi il ciclo di incontri ideato da Annalisa de Curtis, che assieme a Guido Morpurgo è co-progettista del Memoriale, Marco Biraghi, vicepreside Scuola AUIC Politecnico di Milano, e Andrea Vercellotti del Politecnico di Milano. “Un giovedì al mese indagheremo sette temi differenti, coinvolgendo esperti di discipline diverse: parleremo di abbandono, deportazione, inganno, smarrimento, segregazione, violenza”, racconta Anna Lisa de Curtis, spiegando che l’idea dell’iniziativa è nata a partire dal tema proposto in occasione della Giornata Internazionale dei Musei 2017 organizzata dall’International Council of Museums (ICOM), “Musei e storie controverse: raccontare l’indicibile nei musei”. Anticipato lo scorso 18 maggio alla Triennale, il progetto verrà presentato – nelle sue sette tappe che inizieranno il prossimo 21 settembre – al Memoriale questa sera a partire dalle 18.30. L’evento inizierà con una performance narrativa itinerante che prenderà spunto da Hänsel e Gretel, celebre fiaba dei fratelli Grimm, per provare a offrire un esempio tangibile di Museo partecipativo e pluralista. “Nel suo carattere emblematico e universale, – spiegano gli ideatori dell’iniziativa – la fiaba costituisce l’archetipo di molte altre possibili storie controverse reali, incentrate su vicende di abbandono e smarrimento, di deportazione e violenza, ma anche sulla pericolosità della bellezza. Tutte storie controverse anche del nostro tempo”. A seguire, nell’auditorium Joseph e Jeanne Nissim del Memoriale, si terrà il dialogo Ugo Morelli, scienziato cognitivo, e Diego Sileo, curatore del PAC, Padiglione di Arte Contemporanea. A partire dalla mostra Mea culpa dell’artista spagnolo Santiago Sierra, il dibattito sarà incentrato sul tema dell’indicibile al museo, nella storia e nel presente.
(15 giugno 2017)