Qui Bologna – La conferenza Ex Nihilo Il mondo ebraico e i cinque papi
È stata la Lectio di Dina Porat, storica israeliana in forze allo Yad Vashem e docente presso la Tel Aviv University, a chiudere la prima giornata di lavori di “Ex Nihlo – Zero Conference”, un intervento molto applaudito dalle centinaia di delegati giunti da tutto il mondo, e intitolato “Five Popes – four visits – two declarations: The Israeli – Jewish perspective on the changes in the Vatican towards the Jewish people”, ossia Cinque papi, quattro visite, due dichiarazioni: la prospettiva israeliana ed ebraica sulle modifiche della posizione del Vaticano nei confronti del popolo ebraico. Un intervento impegnativo, che, a partire dalla conferenza stampa del dicembre 2015 in cui la Commissione Pontificia sulle relazioni religiose con gli ebrei ha presentato una dichiarazione di importanza fondamentale, ha ripercorso a ritroso il lungo cammino dei rapporti fra la Chiesa e gli ebrei. La relazione di Dina Porat, incentrata sui più recenti sforzi della Chiesa Cattolica volti alla riduzione dell’antisemitismo ha chiuso il primo giorno di lavori della European Academy of Religion, che in questi giorni raccoglie a Bologna centinaia di delegati provenienti da ogni parte del mondo, riunitisi in una conferenza programmatica che per cinque giorni e in decine di panel sta mettendo in pratica e allo stesso tempo verificando la fattibilità del progetto: creare una Accademia europea delle religioni che sia allo stesso tempo piattaforma comune e condivisa per la ricerca e struttura utile a mettere in rete conoscenze e competenze. Una giornata che ha mostrato appieno la varietà e la ricchezza degli argomenti e, ancora più sorprendentemente, il numero di discipline coinvolte. In svolgimento contemporaneo nella decina di sale coinvolte le varie sessioni si occupano davvero di ogni aspetto possibile del pensiero religioso: antropologia, archeologia, arte, studi biblici, studi buddisti, diritto canonico, storia delle chiese, storia delle religioni antiche, storia e tutela del patrimonio artistico, digital humanities, scienze dell’educazione, etica, esegesi, studi di genere, ermeneutica, storia, relazioni internazionali, iranistica, studi islamici, ebraistica, scienze giuridiche, diritto, linguistica, musicologia, patristica, pedagogia, filologia, filosofia, politologia, psicologia, scienze delle religioni, studi coranici, storia della scienza, sociologia, teologia, scienze politiche formano un primo incompleto elenco.
La ricchezza di questa settimana, come si sente ripetere spesso tra una sala e un palazzo storico, alla fine delle sessioni e prima dei concerti che chiudono ogni giornata di lavori, è data poi soprattutto dalla possibilità di confronto, di discussione e di incontro. La Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII guidata da Alberto Melloni, grazie al lavoro indefesso di un team d’eccezione, ha messo insieme un programma enorme, in cui il semplice elenco delle sessioni, fondamentale per orientarsi tra le mille proposte di Ex Nihlo – Zero Conference raggiunge la cinquantina di pagine. La giornata di ieri ha visto impegnata anche l’ebraista Maria Teresa Milano, da tempo collaboratrice di Pagine Ebraiche e di DafDaf, impegnata in “Sacro – Rito – Parola: attraversamenti interreligiosi in prospettiva di genere”, prima della conclusione con la Lectio di Dina Porat e il concerto finale – il duo violino pianoforte composto da Francesca Dego e Francesca Lombardi. Molti sono i rappresentanti dell’Italia ebraica impegnati nelle sessioni di Ex Nihilo: tra gli altri oggi oltre alla sessione dedicata ai musei ebraici coordinata dal Meis (LINK) il panel “Le sfide dell’analfabetismo religioso in Europa”, vede Gadi Luzzatto Voghera impegnato su “Religious Illiteracy at School: Some Consequences”, e nel dibattito sono coinvolti anche Paolo Naso e Piero Capelli.
Il focus di oggi è sugli aspetti legislativi del sentire religioso, con la giornata di studi organizzata dal Consiglio Nazionale Forense dedicata a “Intercultural dialogue and global citizenship – Law and Intercultural Coexistence,
The social role of lawyers in the development of legal” con l’intervento della Ministra per l’Istruzione Valeria Fedeli a presiedere la sessione su “Education and Global Citizenship”, che tra i relatori vede il rabbino Mark Aaron Goldfeder, direttore presso la Emory University del Law and Religion Student Program, e la già citata Dina Porat. Le sessioni successive, dedicate a Law in Intercultural and Interreligious Dialogue” e “Lawyers and intercultural Legal Experience” e “Legal education and Global Citizenship” andranno ad arricchire un’altra giornata pienissima, che si concluderà con la lectio di Saverio Campanini, dell’Università di Bologna, dedicata a “The Hebrew Names of Jesus in the Christian Kabbalah of the Renaissance” e la Disputatio fra Heinz Schilling e Angela De Benedictis su “1517-2017. Luther, the Reformation and the consequences for European history”.
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(20 giugno 2017)