Redazione Aperta al Meis
Spazio alle domande e alla musica
Continuano al Meis, il Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah, le attività aperte a tutta la cittadinanza e collegate alla presenza a Ferrara della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Parallelamente ai lavori senza sosta che avvicinano la data di apertura della prima sezione della sede museale fervono all’interno della palazzina che si affaccia sulla Via Piangipane le attività culturali. Oltre alle visite guidate che hanno presentato alla redazione sia l’avanzamento dei lavori che l’area già aperta al pubblico – “Lo Spazio delle Domande” è un allestimento che coinvolge sia le sale espositive di Via Piangipane che il giardino interno – si è tenuto ieri un incontro con Massimo Acanfora Torrefranca. Durante l’incontro, intitolato “Musica – musiche ebraiche: un mare di trasformazioni” il noto e affermato musicologo ha condotto il pubblico giunto ad affollare la sala del Meis lungo un affascinante percorso che ha saputo scuotere molte certezze, offrendo in cambio una ricchezza di spunti e suggestioni che in molti hanno chiesto di poter approfondire in successivi incontri. Dalle melodie erroneamente considerate antiche e di origine sefardita scritte invece da un compositore tedesco degli anni trenta alla loro rivisitazione da parte di un gruppo pop turco, alla vera storia della musica che accompagna una delle scene più famose di Pulp Fiction. Dal clarinetto all’ud passando per la musica sinagogale, Acanfora Torrefranca per più di due ore ha saputo intrattenere il pubblico provocando e raccontando, spiegando e sorprendendo. Da Bloch alla musica popolare, da Stravinsky alla dance israeliana, è diventato via via più chiaro come definire cosa significhi “musica ebraica” sia praticamente impossibile, ma nel tentativo di riuscirci si scopre un mondo fatto di tradizioni millenarie e di critica sociale contemporanea, di ibridazioni e stratificazioni che sono poi la vera e grande ricchezza di un popolo che si specchia nella sua cultura, e di cui la musica e le musiche sono perfetta rappresentazione.
a.t. twitter @ada3ves
(20 luglio 2017)