Gli italiani perbene
Mentre l’Italia continua a bruciare per mano dei “soliti” criminali, a Latina un folto gruppo di neofascisti ha contestato con urla e fischi la cerimonia per dedicare ai giudici Falcone e Borsellino il parco comunale che fino a ieri ricordava il nome di Mussolini – leggesi Arnoldo, non Benito! -. Sempre a proposito di incendi boschivi, si scopre che uno dei due piromani arrestati nella pineta di Castelfusano, aveva come precedenti penali lo sgozzamento di una prostituta nigeriana, l’accoltellamento di un’albanese e la fucilata a un transessuale, torna strano che Matteo Salvini e soci sempre pronti a denunciare gli efferati crimini dei barbari migranti non abbiano citato le gesta di questo ed altri italiani “perbene”. Le fiamme vive sembrano invece più interessare (sotto altre forme) alcuni politici, infatti in queste settimane è nato con questo simbolo sempiterno e con gli auguri di parte del centro-destra, il Movimento Nazionale per la Sovranità di Gianni Alemanno e Francesco Storace, un partito che a quanto si deduce soprattutto dal suo organo di stampa “Il Giornale di Italia” non fatica certo a nascondere le sue simpatie per l’ideologia del ventennio e che al Disegno di Legge Fiano risponde con “saluti romani”. Con il neofascismo sotto i riflettori, il Giornale e altri quotidiani analoghi provano a stemperare il clima scrivendo dell’antisemitismo che si annida in certe frange della sinistra anti-Israele e nell’Islam politico. Niente da eccepire purtroppo. La differenza però è che almeno per adesso, fortunatamente, tali derive parrebbero non avere certo la stessa forza parlamentare e di movimento dei primi.
Ma in realtà, perché sto scrivendo a proposito di ciò? Ho avvertito nei giorni scorsi specialmente sui social networks, una crescente preoccupazione da parte di alcuni ebrei e non per l’emergere di questi sentimenti xenofobi e fascistoidi, e per una situazione che per molti sta sfuggendo un po’ di mano e potrebbe portare chissà dove. Sinceramente sono un inguaribile ottimista, credo nella società civile e nella memoria dell’antifascismo, quindi trovo improbabile un ritorno in Europa Occidentale di una dittatura come quelle del secolo scorso che promulgherebbe vere e proprie leggi razziste. Ma considero altresì più probabile che se malauguratamente dovesse vincere le elezioni uno di questi temibili partiti nazionalisti o gentisti, il livello di guardia e il rifiuto nei confronti dell’antisemitismo e del razzismo in generale cambierebbe probabilmente forma verso una maggiore (e forse silenziosa) tollerabilità. Come del resto sta già accadendo in alcuni paesi dell’Europa Orientale…
Francesco Moises Bassano
(21 luglio 2017)