Minoranze percepite
Sul treno notturno Ljubljana-Beograd, alla stazione di frontiera di Dobova tra Slovenia e Croazia, la polizia trattiene per quasi un’ora una famiglia di donne e ragazze rom – indistinguibile dagli altri viaggiatori se non per il colore più scuro della pelle – perché non del tutto in regola con i documenti. Il resto dei passeggeri, compresi gli stessi poliziotti, sghignazzano e pronunciano frasi probabilmente poco piacevoli tutte accompagnate dalla parola “Cigan”. La cognizione di essere rom nasce sovente proprio perché gli altri ti percepiscono come tale, con tutte le conseguenze, più negative che positive, che esso e questa parola per molti significa. Non deve essere stato molto diverso per gli ebrei, negli anni trenta, e talvolta oggigiorno per tutte le minoranze.
Francesco Moises Bassano
(11 agosto 2017)