JCiak – In corsa per l’Oscar d’Israele
Più delle nomination, a stupire sono state certe esclusioni. L’annuncio delle candidature all’Ophir, l’Oscar israeliano, anche quest’anno hanno sollevato l’immancabile polverone. La posta in gioco va ben di là dei confini nazionali. Spuntare un Ophir vuol dire entrare nella rosa dei candidati lizza per l’Oscar come migliore film straniero. E poiché il cinema israeliano si è trovato in lizza quattro volte negli ultimi dieci anni (nessuna vittoria) esserci o non esserci può fare la differenza
Era prevedibile che Maysalom Hamoud, nata a Budapest e cresciuta a Beersheva, spuntasse ben 12 voti per Libere, disobbedienti e innamorate (nell’immagine una scena del film). Il film, girato in arabo, dipinge la vita di tre giovani donne palestinesi a Tel Aviv strette fra tradizionalismo e modernità, con una freschezza che aveva convinto sia i critici sia il pubblico.
Non sorprende neanche l’inclusione di Foxtrot, ritorno alla regia di Shmuel Maoz, che aveva debuttato nel 2009 con il folgorante Lebanon. Il film, protagonisti il grande Lior Asheknazi e Sarah Adler nel ruolo di genitori in lutto per il figlio morto in esercito, non è ancora nelle sale e sarò presentato al Festival del cinema a Venezia.
Fanno invece discutere l’esclusione di Past Life di Avi Nesher, uno dei migliori registi israeliani in attività e la parallela nomina di Longing di Savi Gabizon.
Past Life ha conquistato gli spettatori e la critica con la storia avvincente, basata sull’autbiografia di Baruch Milch, di due sorelle costrette a ricostruire il discutibile passato del padre negli anni di guerra e a fare i conti con il peso della colpa. Longing mette invece in scena, in modo piuttosto convenzionale, un padre che prova a connettersi alla memoria del figlio che non ha mai conosciuto.
Nessuna discussione invece per la nomina di altri due film dedicati entrambi al mondo della scuola, Doubtful di Eliran Elyae Scaffolding di Matan Yair, tenero e violento ritratto di un adolescente e delle difficoltà di crescere già presentato a Cannes, che ha ottenuto il primo premio come migliore film israeliano all’ultimo Jerusalem Film Festival.
Gli Ophir saranno assegnati il 19 settembre.
Daniela Gross
(24 agosto 2017)