In ascolto – Melodie yemenite

Maria Teresa MilanoQuando il cantore A. Zvi Idelsohn giunge a Gerusalemme nel 1906, resta affascinato soprattutto dagli ebrei “orientali” e decide di intraprendere un progetto di ricerca, raccolta e trascrizione di tutte le tradizioni musicali e linguistiche. Nel 1914 pubblica il primo volume del suo Thesaurus delle Melodie Ebraiche Orientali, dedicato interamente alla tradizione yemenita, che ritiene essere la più pura e autentica, in quanto la pronuncia dell’ebraico e l’eredità musicale sarebbero databili al I sec. a.C.
All’epoca delle prime ricerche di Idelsohn, la comunità yemenita in Eretz Israel è sparuta e vive ai margini della società, ma agli occhi di musicisti ed etnomusicologi costituisce un vero tesoro. Le melodie orientaleggianti raccolte da Idelsohn affascinano i compositori giunti in quegli anni dalla Germania e dall’est Europa e qualcuno, più che altro animato dall’ideale romantico, prova anche a metterci le mani. Con Bracha Tzefira e Shoshana Damari poco alla volta le antiche melodie degli “ebrei orientali” raggiungono il più vasto pubblico e negli anni molti altri cantanti di origine yemenita come Ahuva Ozeri, Zion Golan, Ofra Haza o Achinoam Nini portano sul palcoscenico echi di quella tradizione millenaria, ciascuno secondo la propria personalità artistica, contribuendo a scrivere un pezzo di storia della musica in Israele.
Oggi gli ebrei yemeniti sono orgogliosamente consapevoli di questa eredità, che incuriosisce e affascina studiosi o semplici amanti della musica e del folclore in tutto il mondo. Proprio in questi giorni Eilat attende l’arrivo di migliaia di visitatori per il festival Timanyada, giunto alla trentunesima edizione. Il patron è Gideon Malachi, nato e cresciuto a Rosh Ha’Ayin, con le melodie yemenite e arabe cantate da papà.
Il festival di Eilat, nato per conoscere e celebrare la cultura mizrachi, oggi è un vero proprio evento mondiale e per la presente edizione i partecipanti indosseranno costumi tradizionali, potranno gustare piatti tipici yemeniti e partecipare a una grande festa per accogliere lo shabbat.

Maria Teresa Milano

Consiglio d’ascolto:

(31 agosto 2017)