Oltraggio al Monumento del DeportatoA Milano, per dire no ai fascisti
“Di fronte all’oltraggio alla Memoria, Milano dimostra di saper reagire. È successo nel gennaio scorso quando era stata sfregiata la pietra d’inciampo dedicata a Dante Coen, succede oggi dopo l’ennesimo scempio contro il Monumento al Deportato”. A esprimere la propria soddisfazione per la partecipazione all’odierna manifestazione al Parco Nord di Sesto San Giovanni, il presidente dell’Anpi Milano Roberto Cenati. Un migliaio le persone che hanno voluto presenziare all’iniziativa organizzata dall’Anpi e dall’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned) dopo che, nella notte tra il 24 e il 25 settembre, erano state distrutte le teche di Auschwitz, Mauthausen, Ravensbrück, Gusen e Ebensee, contenenti le ceneri e le terre dei lager. “Ci troviamo qui riuniti oggi al Parco Nord non per commemorare le vittime del nazifascismo ed i deportati nei lager tedeschi ma per condannare gli atti vandalici che hanno distrutto il monumento al deportato. – ha ricordato il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Mortara partecipando alla manifestazione a cui, oltre all’UCEI, ha aderito anche la Comunità ebraica di Milano, rappresentata dal consigliere Gadi Schoenheit – Questi atti compiuti da vigliacchi nel buio della notte contro un monumento incustodito hanno il solo scopo di oltraggiare la memoria delle vittime del nazi-fascismo ed annullare, a 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziste, il ricordo di ciò che è avvenuto”. È già la terza volta che il monumento di Sesto viene vandalizzato e UCEI, Anpi e Aned hanno chiesto al Comune di installare telecamere per la videosorveglianza dell’area. Ma proprio il Comune di Sesto è stato il grande assente, con la decisione del sindaco Roberto Di Stefano di non partecipare e non inviare il gonfalone, sostenendo che la manifestazione fosse politicizzata a sinistra e polemizzando con la presenza del deputato Pd Emanuele Fiano. “Togliamoci subito dalla testa di chi ci ascolta al di fuori di questa collina, che noi siamo qui tutti riuniti per polemizzare con qualcuno. – la risposta di Fiano – Uno interroga e ascolta la propria coscienza, quella passata e quella presente. Ognuno nel proprio ruolo istituzionale sceglie l’ordine di priorità da dare al proprio agire umano e politico. Ognuno sceglie se risvegliare la mattina la polemica o la coscienza. Noi oggi qui scegliamo di risvegliare le coscienze”. “L’assenza del sindaco è un fatto grave – sottolinea a moked.it il presidente dell’Anpi Milano Cenati – La manifestazione è stata indetta per ribadire che l’Italia è nata dalla Resistenza e dai suoi valori e che quella memoria deve essere difesa da ogni oltraggio. Molti uomini, giovani e non, a Sesto San Giovanni pagarono a caro prezzo l’opposizione al fascismo, venendo deportati. Lo sfregio al Monumento al Deportato è uno sfregio alla Memoria, così come a tutti coloro che si opposero e furono vittime del fascismo. È grave non essere presenti per ribadire questi concetti”. Da chi ha partecipato alla manifestazione al Parco Nord è arrivato poi un appello alle istituzioni italiane a bloccare il ricomparire sul nostro paese di movimenti ispirati al fascismo. “Le archiviazioni a Milano e Venezia per la manifestazione neofascista al campo 10 e per il gestore del Lido di Chioggia che inneggiava al fascismo sono provvedimenti che preoccupano”, afferma ancora Cenati. “In questi giorni – ha ricordato invece il vicepresidente UCEI Mortara – è in discussione al senato l’approvazione di una legge votata dal parlamento europeo che introduce l’aggravante della “minimizzazione nell’ambito del provvedimento che tratta di ‘lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia’ e purtroppo sta trovando delle difficoltà ad essere approvata. Sebbene sia insopportabile, occorre ricordare quel che è accaduto perché viviamo all’ombra di Auschwitz e, senza conoscere, si rischia di non riconoscere: l’odio per l’altro, il cripto nazismo, l’antisemitismo e la xenofobia”.
d.r. @dreichelmoked