Storie – Ritorno a casa
Qual è stata la sorte dei superstiti italiani dei Lager di Auschwitz, Mauthausen, Buchenwald, Ravensbrück e Dachau? Chi aiutò i “salvati” e come vissero il ritorno a casa dopo essere sopravvissuti all’esperienza più drammatica del Novecento? A questi interrogativi cerca di dare una risposta Elisa Guida, nel saggio La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah (Viella editore, pp. 296).
Frutto di un’ampia ricerca documentale e bibliografica, il libro fa luce sulla storia del rimpatrio dei circa 700 ebrei superstiti (degli oltre 8 mila deportati dall’Italia e dai territori annessi furono rinvenuti in vita appena 753, di cui 74 morirono mentre venivano prestati loro i primi soccorsi), raccontando con documenti, immagini e lettere dettagli anche inediti su drammi personali e collettivi.
Viene così offerto un ulteriore punto di vista sulle vicende della Shoah e sull’Italia del dopoguerra, colta nella fase di transizione alla democrazia. Ne deriva una storia corale che parla di ricostruzione, di incontri e di abbandoni, ma anche di un paese che, dopo aver in larga parte appoggiato le politiche razziste del regime fascista, dimostrò poco interesse e solidarietà per le sofferenze e la difficoltà di reinserimento nel mondo civile dei reduci dai Lager nazisti e si dimenticò a lungo di loro.
Mario Avagliano