Israele, la richiesta a Varsavia:
“Intervenga con gli estremisti”
La marcia di decine di migliaia nazionalisti a Polonia, con annessi cori e slogan che rimandano a un passato oscuro, suscita preoccupazione in tutto il mondo.
A partire da Israele, paese tra i primi ad intervenire con una nota di condanna rispetto a quanto accaduto. “Si tratta di una marcia pericolosa, organizzata da elementi estremisti e razzisti” ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Emmanuel Nachshon. “L’auspicio – ha aggiunto il portavoce – è che le autorità polacche operino contro gli organizzatori. La storia insegna che questi fenomeni di odio razziale vanno affrontati rapidamente e in maniera determinato”.
Agghiacciante il quadro del corteo, per cui il governo polacco non ha speso una parola di biasimo. “Polonia pura, Polonia bianca, Europa bianca” e “fuori i rifugiati” tra gli slogan scanditi. Mentre uno striscione appeso a un ponte nella capitale diceva “Pregate per un Olocausto dei musulmani” e neofascisti in televisione affermavano: “È opportuno cacciare l’ebraismo dalle stanze del potere”.
Ha affermato la filosofa Agnes Heller, intervistata oggi da Repubblica: “Situazione brutta, davvero. La Storia passata torna tra noi, irrompe nel presente come vendetta. Insisto, sessantamila nazionalisti in piazza con quegli slogan nel più grande paese del gruppo di Viségrad sono un segnale grosso. E la contro dimostrazione era molto piccola. Stiamo andando giù tutti, l’Europa appare malata”.
(13 novembre 2017)