…pregiudizio
Ancora ieri, il Presidente Mattarella ha ammonito riguardo il ritorno di razzismo e antisemitismo in Italia e in Europa. Una sensibilità, va detto, mostrata fin dal momento della nomina, quando andò a porre una corona di fiori in ricordo dei caduti delle Fosse Ardeatine. Se, però, si va a vedere la stampa ufficiale, ci si accorge che il lavoro da fare è ancora molto. Lunedì vedevo alla televisione Report che dedicava un servizio al modo in cui Israele riesce a reperire acqua per la propria agricoltura. Dall’irrigazione a goccia, al recupero di acque reflue, ai grandi impianti di desalinizzazione. Un Israele come Paese del futuro contrapposto alle lentezze italiane. Ma, con una premessa: “Sebbene Israele usufruisca di acque destinate ai palestinesi…”. Cosa?! Una premessa che inquina tutto il servizio, ricalcando quell’odioso pregiudizio che descrive lo Stato ebraico come un ladro d’acqua! Un altro esempio è un articolo comparso su “Repubblica” in cui si usa l’espressione “dibattito rabbinico” come sinonimo di disquisizione cavillosa e sterile. Insomma, se il linguaggio rivela sempre qualcosa, qua emergono i pregiudizi di sempre. A questo aggiungiamo, e qui chiamiamo in causa il Presidente Mattarella stesso, che non aiuta certo a fare i conti con la propria storia, riportare in patria le salme di chi ha firmato di proprio pugno le infami leggi razziste di Mussolini. E per giunta senza alcuna discussione pubblica.
Davide Assael
(20 dicembre 2017)