Parigi, il ricordo dell’Hyper Cachere le nuove minacce antisemite
Nel giorno in cui cade l’anniversario della strage dell’Hyper Cacher di Parigi, in cui quattro persone furono assassinate da un terrorista islamico perché ebree, nella capitale francese torna nuovamente lo spettro dell’antisemitismo. Due negozi casher sono infatti stati danneggiati da un incendio a due settimane di distanza dall’aver subito atti vandalici a sfondo antisemita: sulle serrande delle due attività erano state dipinte delle svastiche. Rispetto all’episodio di ieri, la polizia, riferisce il quotidiano Le Parisien, non ha ancora fatto sapere se si tratti o meno di un incendio doloso. Intanto il Crif, l’organizzazione che rappresenta l’ebraismo francese, ha ricordato in queste ore e chiesto la maggior partecipazione possibile all’evento realizzato questa sera per commemorare le vittime dell’Hyper Cacher: un raduno davanti al negozio teatro della strage per dimostrare che il ricordo delle vittime non si è spento e che l’ebraismo transalpino non ha paura. Domenica scorsa il presidente della Repubblica Emmanuel Macron aveva visitato proprio l’Hyper Casher (nell’immagine) così come la redazione di Charlie Hebdo, luoghi in cui furono compiuti gli attentati terroristici del 2015. I sobri omaggi, secondo la volontà delle famiglie, sono iniziati la mattina davanti all’ex sede del giornale satirico francese, nell’ XI arrondissement di Parigi, dove undici persone sono state uccise dai fratelli Cheriff e Said Kouachi. Dopo che le autorità hanno letto i nomi delle vittime, deposto le corone e tenuto un minuto di silenzio, è risuonata La Marsigliese. François Hollande, allora presidente della Repubblica, ha scritto sui suoi profili social: “Tre anni fa, i terroristi decimarono la redazione di Charlie, assassinarono i poliziotti e i clienti di un Hyper Casher. Non dobbiamo dimenticare nulla di quei giorni terribili”.