Al via la presidenza italiana all’Osce,lotta all’antisemitismo una priorità
“Rafforzare il multilateralismo come strumento per rilanciare lo ‘spirito di Helsinki’ e promuovere ulteriormente la pace, la sicurezza, la stabilità e la cooperazione è la principale priorità dell’Italia per la sua Presidenza Osce 2018”. A sottolinearlo, il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano, protagonista in queste ore della riunione del Consiglio permanente dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa tenutasi a Vienna. La riunione apre la presidenza italiana all’Osce ed è stata l’occasione per Alfano per presentare le priorità poste da Roma rispetto all’agenda dell’organizzazione europea. Tra queste, la lotta all’antisemitismo, alla xenofobia e alle discriminazioni. E in particolare sul fronte dell’impegno al contrasto dell’antisemitismo, Alfano ha ricordato a Vienna l’appuntamento organizzato a Roma per il 29 gennaio dalla Farnesina assieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea: ovvero, la Conferenza internazionale sulla responsabilità di Stati, istituzioni e individui nella lotta contro l’antisemitismo nell’area OSCE. L’evento offrirà l’opportunità di condividere opinioni, esperienze e migliori pratiche alla ricerca di approcci cooperativi per affrontare la sfida comune della lotta all’antisemitismo. È stato inoltre pensato come uno strumento per costruire una piattaforma da cui sviluppare ulteriormente il dialogo e la cooperazione tra governi, istituzioni e individui, in linea con gli impegni dell’OSCE contro discriminazioni e razzismi. “In quest’organizzazione siamo uniti da una storia comune, da un comune impulso di pace e desiderio di cooperazione”, ha detto Alfano nel suo intervento odierno a Vienna, affermando che il suo auspicio è “che questo profondo e prezioso legame di unità ci aiuti a consolidare il nostro impegno a garantire la stabilità e la sicurezza nel grande spazio dell’Osce”. “Intendiamo promuovere un approccio globale alla sicurezza che affronti anche le minacce transnazionali, proteggendo nel contempo i diritti umani e le libertà fondamentali e investendo nell’istruzione e nella cultura, nonché nell’emancipazione delle donne e dei giovani”, ha dichiarato il nuovo Presidente in carica. Colmare il divario di disuguaglianza attraverso una leadership responsabile sarà la principale priorità nella dimensione economica e ambientale della sicurezza, ha aggiunto Alfano. Sul fronte della gestione dei flussi migratori, il ministro italiano ha spiegato di voler “affrontare questa sfida non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche attraverso la lotta contro l’intolleranza e la discriminazione, promuovendo il pluralismo, l’inclusione e il dialogo interculturale e interreligioso, che sono le fondamenta della pace e della sicurezza”. L’intervento di Vienna è stata anche l’occasione per annunciare la nomina del professor Salvatore Martinez – già presidente dell’Osservatorio sul rispetto della libertà religiosa nel mondo – a rappresentante personale della presidenza italiana dell’Osce per la lotta al razzismo, la xenofobia e discriminazione. Martinez, come ha ricordato Alfano, sarà uno dei protagonisti della Conferenza del 29 gennaio organizzata con UCEI e Cdec.
Daniel Reichel