Run for Mem, a Bologna si corre
anche nel nome di Weisz
“A sessant’anni dalla morte, si era perduta ogni traccia. Eppure aveva vinto più di tutti nella sua epoca, un’epoca gloriosa del pallone, aveva conquistato scudetti e coppe. Ben più di tecnici tanto acclamati oggi. Sarebbe immaginabile che qualcuno di loro scomparisse di colpo? A lui è successo”.
Matteo Marani descriveva così, nel suo Dallo scudetto ad Auschwitz, la rimozione di cui è stato vittima Arpad Weisz (1896-1944). Uno dei più grandi allenatori di sempre, uno scudetto con l’Inter e due con il Bologna, letteralmente cancellato dalla storia del calcio. Prima con la promulgazione delle Leggi razziste, che nel ’38 lo costrinsero a lasciare la guida della squadra rossoblu. E quindi con la cattura in Olanda, la deportazione, l’annientamento nel lager. C’è voluto il suo libro, frutto di un paziente lavoro di ricerca, per sottrarlo dall’oblio e farne di nuovo un nome sulla bocca dei tifosi. A partire dalla città felsinea, dove una curva dello stadio Dall’Ara porta oggi il suo nome.
La figura di Weisz, dalla traccia profonda lasciata nel pallone al drammatico epilogo ad Auschwitz, sarà centrale nella prossima Run for Mem. E cioè la corsa non agonistica nei luoghi della memoria cittadina organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane a Bologna. Appuntamento alle 11 del 28 gennaio, con due diversi percorsi. Uno di dodici chilometri, l’altra di cinque. Un’iniziativa che si pone in continuità con la prima edizione, organizzata nel gennaio del 2017 a Roma. Ancora una volta testimonial d’eccezione Shaul Ladany, marciatore israeliano sopravvissuto alla Shoah e all’azione terroristica palestinese ai Giochi olimpici di Monaco. Al suo fianco anche l’ex maratoneta Franca Fiacconi, vincitrice nel 1998 a New York.
Il percorso di dodici chilometri partirà dalla piazza dove sorge il Memoriale della Shoah per proseguire a Porta Lame, dove si trova un monumento in ricordo della battaglia intrapresa il 7 novembre del 1944 da partigiani opposti a nazisti; alla Certosa, dove si ricorderanno i partigiani caduti e le vittime della Shoah; allo stadio comunale dove si sosterà davanti alla targa posta in memoria di Weisz; alla scuoletta ebraica di via Pietralata; al giardino di Porta Saragozza, dove è stato posto un monumento per i deportati omosessuali nei lager; in via Mario Finzi, dove c’è una lapide per le vittime bolognesi della Shoah; in Piazza Maggiore, dove è prevista una sosta davanti alla lapide per gli ex deportati ed ex internati. Traguardo nuovamente alla piazza del Memoriale. Nel secondo itinerario le soste saranno invece Porta Lame, scuoletta ebraica, via Mario Finzi e Piazza Maggiore.
A Weisz è dedicata anche una suggestiva mostra, che sarà inaugurata domenica 21 alle 11 al museo ebraico di Bologna. “Arpad Weisz, dal successo alla tragedia”: in mostra fotografie e documenti inediti, oggetti e memorabilia legati all’allenatore magiaro, alla sua famiglia, al Bologna e ad alcuni protagonisti del suo tempo. Punto di partenza la graphic novel di Matteo Matteucci, Arpad Weisz e il Littoriale, appena pubblicata dalla edizioni Minerva.
Per iscriversi alla Run for Mem (organizzazione tecnica: Uisp): http://ucei.it/runformem/
a.s twitter @asmulevichmoked
(Disegno di Weisz di Matteo Matteucci)
(12 gennaio 2018)