Liliana Segre senatrice a vitaLa nomina dal Capo dello Stato
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha nominato nelle scorse ore Liliana Segre, Testimone della Shoah sopravvissuta ad Auschwitz, Senatore a vita della Repubblica italiana. “La vita è molto strana, sono così vecchia che purtroppo mi ricordo delle leggi razziste di 80 anni fa. Allora la mia colpa era quella di essere nata. Oggi mi viene riconosciuto come merito. Questo ho detto al Presidente quando mi ha chiamato per annunciarmi la nomina”, spiega a Pagine Ebraiche Segre, pochi minuti dopo la telefonata con Mattarella. “Il Presidente Mattarella mi ha chiamata poco fa e mi ha dato la notizia. È un’onorificenza molto bella, di cui andare orgogliosi – ha sottolineato ancora la Testimone a Pagine Ebraiche – ma la mia vita non cambia, continuerò a dare la precedenza alle scuole. Il mio compito è quello di parlare ai ragazzi e non smetterò di farlo”. Al telefono, prosegue Segre il Capo dello Stato “ha dimostrato grande sensibilità e mi ha detto, ‘lo so che lei ha scritto e detto tante volte che quando era in carcere a San Vittore suo padre le chiedeva scusa per averla messa al mondo’”. Da San Vittore, Liliana Segre, allora tredicenne, assieme al padre Alberto fu condotta il 30 gennaio 1944 al binario 21 della Stazione Centrale di Milano e da lì i due furono deportati ad Auschwitz assieme ad altri 600 ebrei. Tra quelle centinaia di persone, solo in ventidue tornarono. Liliana tra questi, mentre il padre fu ucciso ad Auschwitz.
Da anni Segre (nell’immagine, ritratta da Giorgio Albertini) dedica il suo tempo e il suo impegno per raccontare alle nuove generazioni la tragedia della persecuzione nazifascista. Ha voluto la nascita del Memoriale della Shoah di Milano, luogo che sorge sul binario 21 da cui lei stessa fu deportata, e ha fatto mettere sul muro all’entrata la parola Indifferenza per ricordare ai visitatori che quella fu una delle più grandi macchie della storia del Novecento: l’indifferenza della società civile di fronte al destino degli ebrei e degli altri perseguitati.
Tante le felicitazioni arrivate in queste ore a Liliana Segre per la sua nomina a senatrice. “A nome di tutte le Comunità ebraiche in Italia la commossa accoglienza di questa decisione del Presidente Mattarella per questa importante nomina. – le parole della Presidente UCEI Noemi Di Segni – Risponde esattamente alla profonda esigenza di assicurare che l’istituzione chiamata a legiferare abbia a Memoria di quanto avvenuto nel passato e sappia in ogni atto associare al formalismo della legge, anche l’intrinseca giustizia e rispondenza ai fondamentali principi etici, in un contesto sempre più preoccupante nel quale l’oblio rischia di divenire legge oltre che fenomeno sociale”.
Daniel Reichel