Run for Mem, un migliaio a Bologna
Al via anche Gianni Morandi
C’è anche il volto sorridente di Gianni Morandi al via della Run for Mem, la corsa non agonistica per un ricordo consapevole che quest’anno ha fatto tappa nei luoghi di Bologna segnati dalla ferocia nazifascista.
Il popolare artista si è infatti unito ai due testimonial della corsa, l’ex podista e Testimone della Shoah Shaul Ladany, che è anche sopravvissuto all’attentato palestinese ai Giochi di Monaco ’72, e l’ex maratoneta Franca Fiacconi, in questa giornata di Memoria, impegno e consapevolezza organizzata da Unione delle Comunità ebraiche Italiane, Comunità ebraica di Bologna e Uisp sotto l’egida del Comitato di Coordinamento per le Celebrazioni in Ricordo della Shoah di Palazzo Chigi.
Circa un migliaio i partecipanti alla corsa, che si è aperta davanti al Memoriale della Shoah cittadino con gli interventi – oltre che di Ladany e Fiacconi – del presidente della Comunità ebraica bolognese Daniele De Paz, del rabbino capo rav Alberto Sermoneta, del sindaco Virginio Merola, della presidente UCEI Noemi Di Segni, del vicepresidente del Congresso ebraico mondiale Robert Singer.
“Il luogo in cui ci troviamo, questo Memoriale, ci dice cosa è fare Memoria a 80 anni dalla promulgazione delle Leggi Razziste. Noi oggi corriamo per una Memoria viva, per dare un chiaro segno di impegno rivolto al futuro” sottolinea De Paz, inaugurando la breve cerimonia istituzionale. “I luoghi hanno un’anima, e se oggi siamo liberi di corriere verso i nostri sogni non possiamo scordarci di cosa questi hanno rappresentato in passato. La vita riprende – afferma Di Segni – ma noi non dobbiamo dimenticare”. Parte dall’imperativo ebraico Zakhor, ricorda, la riflessione del rav Sermoneta. Un imperativo che è uno sprone costante ad elaborare ed agire. Un imperativo che, osserva, “deve aiutare a far crescere un senso diffuso di Memoria”. Loda l’esempio di Bologna città antifascista, impegno costato molti lutti in quegli anni, il vicepresidente Singer. “È un capitolo di storia che è noto fuori anche dall’Italia – dice – e di cui dovete essere orgogliosi”. Si rivolge ai giovani (tra cui una rappresentanza Ugei) il sindaco Merola: “Siete numerosi, ed è un segnale positivo. Perché a tanti giovani allora furono sottratti sogni e speranze. Abbiamo il dovere di ricordare e di proiettare la Memoria nel nostro presente e nel nostro futuro”.
(28 gennaio 2018)