L’appello della Testimone:
“Possiamo evitare il baratro”
Sabato di tensione, ma per fortuna nessun incidente attorno alle manifestazioni organizzate ieri in varie piazze italiane. “Diffidate di chi sparge odio e giustifica la violenza” ha detto tra gli altri il premier Gentiloni, intervenendo all’iniziativa contro il fascismo e il razzismo che si è svolta a Roma.
“La caccia all’uomo nero avvenuta a Macerata ci ha mostrato il baratro che abbiamo di fronte, la possibilità di evitare il precipitare degli eventi è ancora nelle nostre mani” il messaggio inviato agli organizzatori dalla neo senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz.
“Non avrei mai più pensato di dover venire a manifestare per ribadire l’antifascismo come valore fondante della nazione. Ma sono qui per mio padre, che non c’è più ed è stato internato in un campo di sterminio, e peri miei nipoti” racconta una insegnante in pensione di Pescara a Repubblica.
Da segnalare anche le parole del leader di Casapound Simone Di Stefano, che a Milano ha dichiarato: Il fascismo è la nostra storia, veniamo da lì. Nessuno, nei decenni passati, ha mai pensato di sciogliere il Movimento sociale, quindi non vedo perché oggi bisognerebbe sciogliere il nostro partito”.
È invece dedicato ai fatti torinesi di venerdì l’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sulla prima del Corriere: “L’antifascismo (insieme alla vittoria degli Alleati) ha dato al nostro Paese la democrazia, e ciò resta a suo merito. Ma oggi dei suoi emuli violenti della venticinquesima ora non c’è alcun bisogno: per guardarsi dai pericoli – sostiene – la democrazia italiana basta a se stessa”.
Approvata dall’Onu una risoluzione per trenta giorni di tregua su tutto il territorio siriano per salvare la popolazione di Ghouta sotto assedio. La versione iniziale del documento prevedeva il completo “cessate il fuoco”. Ma i russi, spiega il Corriere, hanno ottenuto un’importante eccezione: potranno continuare “le operazioni mirate” contro postazioni affiliate ad Al Qaeda o ad altre organizzazioni terroristiche. “E sarà questo – si legge – il punto chiave per l’applicazione della tregua. Assad considera terroristi tutti gli oppositori. Toccherà al Cremlino e all’Iran, l’altro alleato, convincerlo a sospendere gli attacchi indiscriminati”.
Secondo alcuni media israeliani una delegazione del governo polacco sarà presto a Gerusalemme per concordare una versione emendata della legge sulla Shoah che molto aveva fatto discutere negli scorsi giorni, suscitando tra le altre la fermissima condanna del premier Netanyahu e di vari esponenti dell’esecutivo.
Scrive La Stampa: “La crisi diplomatica tra Israele e Polonia era precipitata ulteriormente lo scorso sabato, quando il premier ultranazionalista Mateusz Morawiecki, a margine della Conferenza sulla Sicurezza a Monaco aveva accusato gli ebrei di ‘avere responsabilità per l’Olocausto’. Ieri sera il primo segnale di disgelo”.
Secondo fonti diplomatiche polacche sentite dal giornale, “la legge non può in nessun modo essere bloccata o congelata, essendo già in vigore”.
Su Repubblica si parla in breve di Sheldon Aldelson, “il re di Las Vegas”, che si è detto pronto a pagare parte delle spese per la costruzione della nuova ambasciata Usa a Gerusalemme. Per il fatto che è uno dei protagonisti delle inchieste giudiziarie che coinvolgono Netanyahu tuttavia, si legge, “è molto probabile che la sua offerta verrà rifiutata”
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(25 febbraio 2018)