Pavia, blitz neofascista
Un inquietante episodio a turbare la vigilia del voto a Pavia, dove sulla porta delle abitazioni di diversi esponenti politici, rappresentanti dell’Anpi e personalità impegnate contro il razzismo sono stati attaccati degli adesivi con la scritta “Qui ci abita un antifascista”.
Scrive Repubblica: “Chi sono i fascisti a Pavia? CasaPound, con sede aperta nel 2015 nel club Il pendolo di via della Rocchetta, a pochi passi dal Comune e dal circolo Arci Radio Aut dedicato a Peppino Impastato”.
“Sembra un destino che si ripete: come i cartelli sui negozi degli ebrei, le scritte contro gli african american o i sudafricani di colore. Come si può cercare ancora di distinguere e marcare identità, appartenenze, convinzioni e idee? Sembra un brutto sogno – riflette lo storico Umberto Gentiloni – un film che dal passato riemerge pericoloso”.
Su Repubblica un reportage dal Golan, che viene definito il “confine più caldo di tutto il Mediterraneo” e ormai “frontiera diretta fra Israele e Iran”. Raccontano alcuni ufficiali dell’esercito israeliano: “Ormai il fronte è una linea unica che parte dal confine con il Libano, lungo il quale sono già piazzati e nascosti migliaia di missili e razzi di Hezbollah. Prosegue lungo tutto il confine siriano, sorvegliato da una missione di osservatori Onu, che inevitabilmente saranno costretti a tirare la testa dentro i bunker il giorno in cui dovesse scoppiare una nuova guerra”.
Prima denuncia in Polonia dopo l’entrata in vigore della legge che vieta di associare il paese ai crimini commessi durante la Shoah. L’iniziativa, riporta La Stampa, è stata presa da una fondazione vicina al governo conservatore del partito Diritto e giustizia, che ha denunciato un giornale online argentino che lo scorso 18 dicembre aveva pubblicato un articolo sul pogrom di Jedwabne del luglio 1941 avvenuto con la partecipazione della popolazione polacca del luogo.
“In Polonia, nel territorio cuore dei crimini nazisti, il potere sta assassinando la memoria antifascista. E senza quella memoria l’Europa, come la vogliamo, è destinata a morire”. Così Wlodek Goldkorn (L’Espresso) in un approfondimento dedicato ai segnali poco incoraggianti che da tempo arrivano dal governo di Varsavia.
“Mi rallegro per la decisione di Israele di riaprire il dialogo. Abbiamo speranza che il caso possa essere risolto nel rispetto della storia e del bene comune”. È quanto scrive il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, con il sindaco Stefania Proietti e le famiglie francescane della città, in un messaggio inviato al governo israeliano (Corriere, in breve).
Su Avvenire una anticipazione del saggio “Il bene possibile” di Gabriele Nissim, in uscita in questi giorni. Il volume anticipa la Giornata dei Giusti dell’umanità, che si celebra martedì a Roma con un convegno alla Camera dei Deputati e poi a Milano mercoledì 7 al Belvedere del Palazzo della Regione Lombardia.
Nelle stesse ore, spiega Giulio Busi sul Sole 24 Ore, l’Italia subentrerà alla Svizzera nella presidenza dell’International Holocaust Remembrance Alliance
“La bicicletta di Bartali. La speranza di domani”, il lungometraggio di Cesare Israel Moscati dedicato al ciclista fiorentino Giusto tra le nazioni, sarà presentato nei prossimi giorni al Cartoon Movie di Bordeaux. A segnalarlo è il Quotidiano Nazionale.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(4 marzo 2018)