sacrificio…

Nell’esporre dettagliatamente le regole relative alla ‘olà (l’olocauso, che andava interamente arso sull’altare), la Torà dice “yaqrìv othò li-rtzonò lifnè HaShèm”, “lo offrirà di sua volontà davanti al Signore”. Questa frase sembra dare un’indicazione sbagliata, perché la ‘olà è un sacrificio obbligatorio, non volontario.
I Maestri del Midràsh interpretano in questo senso: se il sacrificio è una ‘olà, bisogna sacrificare a D.o la propria volontà, annullare il proprio volere di fronte al Suo; e questo è il vero significato del sacrificio: non la rinuncia ad un bene materiale, ma il simbolo della rinuncia al proprio sentire per avvicinarsi a quello supremo del Creatore.

Elia Richetti, rabbino

(15 maggio 2018)