Francia, un altro omicidio
Il Crif chiede trasparenza
La richiesta è perentoria: trasparenza più totale, e nei tempi più rapidi.
Il Crif, massimo organo di rappresentanza degli ebrei francesi, si rivolge alle istituzioni chiedendo chiarezza sull’orrenda uccisione di una anziana donna, Mireille Knoll, che in gioventù era scampata al rastrellamento del Vel d’Hiv che fu anticamera al lager per migliaia di correligionari e che ha trovato la morte nel suo appartamento parigino dopo essere stata raggiunta da undici colpi di pugnale e bruciata viva.
Un episodio che, afferma il presidente del Crif Francis Kalifat (nell’immagine), ricorda l’uccisione appena pochi mesi fa di Sarah Halimi, un’altra anziana ebrea francese picchiata brutalmente dal vicino musulmano e poi gettata dal terzo piano della sua abitazione. La Comunità ebraica, da allora, non ha mai smesso di chiedere che di tale delitto sia riconosciuta in modo inconfutabile la matrice antisemita. Una richiesta che ha incontrato, per vari mesi, molte resistenze.
Il profilo dell’uomo che è stato arrestato subito dopo quest’altro fatto di sangue lascerebbe pensare a un’iniziativa analoga nei propositi. Non ci si vuole evidentemente sostituire a chi in queste ore sta portando avanti le necessarie indagini, viene precisato in una nota diffusa dall’organizzazione, ma è inevitabile – sostiene il Crif – “che seguiremo da vicino lo svolgimento dell’inchiesta fin quando sarà fatta luce su quanto accaduto”.
Ad intervenire tra gli altri è anche il Gran Rabbino di Francia, rav Haim Korsia, che si dice inorridito dal delitto e mette in relazione l’uccisione delle due donne. “L’orrore del crimine e la violenza perpetrata dai carnefici sono identici. In entrambi i casi – riflette il rav – ad essere negata è l’umanità dell’Altro”.
(26 marzo 2018)