Un tentativo lodevole
Su “la Repubblica” di oggi si racconta l’esperimento in corso alla scuola media Saffi di Bologna: unire l’ora di religione a quella “alternativa”, interculturale e rivolta agli alunni non cattolici. Un istituto assai multietnico, dove sei studenti su dieci hanno genitori stranieri. Giudizi positivi vengono espressi dagli insegnanti, mentre si attendono valutazioni da parte di esponenti religiosi e politici. A me sembra che il tentativo sia comunque lodevole: mettere insieme, non dividere. Far conoscere, sradicando il pregiudizio. Sostengono giustamente i docenti che non è possibile separare i bambini cattolici dai non cattolici nel momento in cui il compito principale della scuola è integrare esseri umani con famiglie e tradizioni differenti. Ed è probabilmente questa la strada più efficace: affidarsi a chi sta sul campo più che a progetti di riforma legislativa. Del resto, in materie tanto sensibili non c’è alternativa alla sensibilità, al compromesso e alla cultura di chi ha in cura i nostri figli.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas twitter @tobiazevi
(17 aprile 2018)