Philip Roth (1933-2018)
Scompare a 85 anni Philip Roth, tra i più grandi scrittori contemporanei.
Da Lamento di Portnoy a Pastorale americana, da La macchia umana a Lo scrittore fantasma. I suoi libri, intrisi di vita e identità ebraico-americana – ricordano i siti dei più importanti quotidiani – hanno segnato un’epoca e sono stati letti da milioni di persone in tutto il mondo.
Tanti, tantissimi riconoscimenti (tra cui il Pulitzer). Mentre era sempre sfumata, con dispiacere di tanti, la possibilità di ottenere il Nobel per la Letteratura.
Nella sua ultima intervista, con Elèna Mortara su La Stampa, Roth raccontava l’ispirazione profonda suscitata in lui dagli scritti di Kafka. “L’ossessività, lo scavare in ogni aspetto di una situazione, continuamente rivoltando una situazione. Anche la commedia. E poi la drammatizzazione dell’estrema frustrazione, dell’estremo intrappolamento. Tutto ciò – spiegava all’intervistatrice, curatrice del primo volume dei romanzi di Philip Roth nei Meridiani Mondadori – mi ha parlato”.
Pausa di riflessione per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sta valutando la candidatura del professor Giuseppe Conte a Primo Ministro, anche alla luce delle ultime ombre emerse, e la squadra di governo che dovrebbe formarsi al suo fianco su indicazione di Lega e Cinquestelle.
Marine Le Pen, leader dell’estrema destra francese, in un colloquio con il Corriere appare comunque entusiasta dell’equilibro politico che anche in Italia si starebbe spostando “verso l’Est scettico”.
“L’avanzata di Salvini – dice Le Pen – è importante perché mostra al popolo francese che non è solo nel rifiutare l’immigrazione di massa e nel desiderio di tornare libero. L’Europa delle nazioni è più vicina”.
“Siamo stati il primo Paese ad utilizzare il caccia F35 in attacchi operativi. Lo squadrone dei nostri F35 ormai è operativo”.
A dare l’annuncio il capo dell’aeronautica israeliana, il generale Amikam Norkin. Il messaggio lanciato ieri, scrive tra gli altri Repubblica, è rivolto all’Iran e a tutta la regione. “Confermando che è in grado di attaccare con gli F35 e confermando di aver operato in due teatri, la Siria e un secondo non precisato (Iran) – si legge – Israele lascia capire all’Iran che le sue forze aeree sono pronte a colpire le installazioni della Repubblica islamica”.
Oscene battute con protagonista Anna Frank, diffuse negli scorsi anni sui social network e oggi ripubblicate dalla stampa locale, mettono in imbarazzo alcuni candidati a Vicenza in una lista di sostegno al candidato sindaco del centrodestra.
Scrive Gian Antonio Stella sul Corriere: “Messaggini stupefacenti (compreso un ‘mi piace’ postato nel 2015 dal candidato sindaco Rucco per applaudire Turi Sambo, lui pure oggi candidato nella lista ‘Vicenza ai Vicentini’, che aveva lanciato un ‘triplo Sieg heil!’) ricordano come c’è chi ancora scherza su lutti, orrori, mattanze con una superficialità così feroce da non poter essere liquidata come un atto goliardico”.
Sempre sul Corriere si recensisce il saggio Verso la soluzione finale. La conferenza di Wannsee dello studioso Peter Longerich, pubblicato da Einaudi.
“Protagonista della conferenza è il verbale, diventato famoso, redatto da Adolf Eichmann e autorizzato da Heydrich. Delle trenta copie stampate ne è rimasta soltanto una, la sedicesima, scoperta dagli Alleati nel 1947 e conservata ora a Berlino nell’Archivio politico del ministero degli Esteri. In un’ora, un’ora e mezzo – viene ricordato – si decise di deportare undici milioni di ebrei dell’Europa e di sterminarli”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(23 maggio 2018)