La crisi raccontata dai giornali
L’incerto scenario politico italiano continua ad avere gli occhi puntati dei media e dell’opinione pubblica internazionale. I timori, riporta il Corriere, sono per un effetto boomerang. “Lo stop al governo Lega-Cinque Stelle – si legge – non solo non ha fermato a tempesta finanziaria ma, è la tesi prevalente, rischia di favorire un successo ancora più travolgente degli euroscettici”. Da questa analisi si distanzia il New York Times: “Il no a Paolo Savona di Sergio Mattarella e il conseguente collasso dell’esecutivo giallo-verde è certo ‘una scommessa azzardata’, scrive il giornale in un editoriale del board, ma ‘la posizione di Mattarella, perlomeno, dà agli italiani una seconda possibilità di ponderare le loro opzioni dopo aver intravisto cosa potrebbero significare le loro scelte precedenti'”. Ad essere segnalati gli articoli, oltre che del Nyt, di The Wall Street Journal, Financial Times, The Daily Telegraph, Suddeutsche Zeitung, Le Monde, Sputnik.
Dedicata a Gerusalemme (“povera” e splendida”, gli aggettivi scelti) la copertina del settimanale 7 del Corriere. All’interno molte pagine di approfondimento, e lo sguardo diverso sulla città di un sacerdote cattolico, di un libraio musulmano e di una giornalista ebrea. Racconta Rossella Tercatin: “A Gerusalemme venivo in visita dall’Italia quando ero bambina. Ora ci vivo. Nella zona in cui abito si respira un’aria da paese, più che da centro urbano, e di perenne primavera. Ma c’è anche, ovunque, il dramma dello scontro fra le diverse identità”. Dice monsignor Pierbattista Pizzaballa: “Gerusalemme è ricca di contraddizioni: odio e amore, rifiuto ed accoglienza si mischiano continuamente. In fondo è la storia di tutti e ci rappresenta. A me ha insegnato l’incontro”. Mahmoud Muna, libraio a Gerusalemme Est, sostiene: “Per quanto mi riguarda, non esiste una prospettiva per la Palestina senza Gerusalemme, e non esiste una Gerusalemme senza Palestina”.
Brevi aggiornamenti, sulla stampa italiana, a proposito dello scontro tra Israele e i terroristi di Hamas e del cessato lancio di missili da Gaza. “Secondo l’emittente qatariota AlJazeera – scrive Repubblica – sono stati funzionari della sicurezza egiziana a mediare l’accordo, dopo che Israele aveva minacciato ‘misure di ritorsione più severe’ contro i leader dei gruppi palestinesi”.
Provocazione neonazista a Bresso, comune della città metropolitana di Milano, dove la strada intitolata al partigiano Giulio Centurelli è stata sfregiata con una svastica racchiusa in una Stella di Davide. La svastica, riferisce il dorso locale del Corriere, è stata subito cancellata.
Su La Stampa si parla di Napoli, Via Cappella Vecchia 31, il recente libro del rav Pierpaolo Punturello. Spiega l’autore: Ho scritto questo libro per raccontare il mondo nel quale sono cresciuto. E si tratta di un mondo che sta scomparendo, così volevo lasciarne il segno. Ho fatto camminare i personaggi per le strade di Napoli, tenendo in mente che anche le norme che regolano la nostra esistenza di ebrei fanno capo a quella che noi definiamo Halakhah, ovvero legge, che è cammino, cammino di vicinanza o distanza”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(31 maggio 2018)