Informazione – International Edition
Cultura, appuntamento a Genova

Screen Shot 2018-07-02 at 15.50.22Raccontare storie, condividere identità. La Giornata Europea della Cultura Ebraica avrà come filo conduttore il tema “storytelling”, ‘strumento chiave nelle strategie di diffusione del patrimonio storico, capace di trasformare questa iniziativa in una grande opportunità di esplorare differenti aree del patrimonio tangibile e intangibile del retaggio ebraico europeo’, come spiega il sito della European Association for the Preservation and Promotion of Jewish Culture and Heritage (AEPJ) che dà impulso all’iniziativa. Come si legge nell’odierna uscita dell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche saranno oltre 25 i paesi europei a prendervi parte: in Italia, dove la manifestazione è coordinata e promossa dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sono 87 le località che organizzeranno eventi di ogni tipo, dalle conferenze, ai concerti, agli spettacoli, mentre la città capofila sarà Genova.
A proposito di patrimonio culturale ebraico-italiano, su Pagine Ebraiche International Edition la notizia che è stata nominata la nuova curatrice del Museo Nahon di Gerusalemme: si tratta di Anastazja Buttitta, figlia del giornalista Pietro, cresciuta in Polonia e laureata in storia dell’Arte a Firenze.
Prosegue anche il viaggio nelle università italiane grazie agli approfondimenti preparati dagli studenti del Dipartimento di italianistica del Muhlenberg College (Allentown, Pennsylvania, USA), diretto dal professor Daniel Leisawitz: questa settimana Sophie Goldston esplora la storia di Livorno, delle sue leggi che la resero un faro di tolleranza in un’Europa buia, e della casa editrice Belforte.
In pilpul invece la storica Anna Foa ricorda due figure chiave dell’antifascismo italiano, Nello e Carlo Rosselli, assassinati 81 anni fa a Parigi da sicari di Mussolini. Per Bechol Lashon invece, in lingua francese, un pensiero del rabbino Pierpaolo Punturello su Mosè e il peso che gli errori assumono quando a commetterli è un leader straordinario e dunque pieno di responsabilità. A firmare le traduzioni dall’italiano Beatrice Bandini e Ilaria Vozza, studentesse della Scuola superiore traduttori e interpreti di Trieste che stanno svolgendo il proprio tirocinio nella redazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Infine, per Italics, un approfondimento sui legami tra uno dei più grandi capolavori della letteratura moderna, l’Ulisse di James Joyce, e il sionismo. Il libro fu in parte scritto a Trieste, e dalla vita ebraica della città l’autore trasse grande ispirazione.

Rossella Tercatin

(2 luglio 2018)