Qui Trieste – Redazione Aperta
“Cdec, un futuro di grandi sfide”
“Dopo tanti anni incerti da un punto di vista economico, una situazione decisamente migliore rispetto al passato ci permette di guardare con più tranquillità al futuro. Con evidenti benefici in termini di progettazione di nuovi impegni e nuove sfide”.
Ospite di Redazione Aperta, il seminario della redazione giornalistica UCEI in corso a Trieste, il direttore del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano Gadi Luzzatto Voghera riprende in mano un tema già sviluppato lo scorso anno nel medesimo scenario. “Risorse per la cultura, cultura per le risorse” fu l’argomento di una tavola rotonda tenutasi al Castello di Miramare, con diversi e qualificati interventi. Nello stesso luogo, dodici mesi dopo, il tema delle risorse come elemento chiave per un’azione culturale efficace e quanto mai necessaria nell’Italia di oggi torna d’attualità.
Sono molteplici infatti le iniziative che vedranno protagonista il Cdec nei prossimi mesi, con particolare attenzione all’80esimo anniversario dalla promulgazione delle Leggi antiebraiche da parte del regime fascista. Argomento che, spiega Luzzatto Voghera, sarà al centro di convegni, mostre, approfondimenti televisivi che cercheranno di attualizzare il più possibile il senso di quella drammatica lezione.
“Si stanno realizzando dai quattro ai sei film con la nostra collaborazione, oltre a un lavoro specifico sul 16 ottobre del ’43 che stiamo portando avanti insieme alla Fondazione Museo della Shoah di Roma. Prodotti che, una volta completati, andranno nei festival e in televisione. Questo – spiega – solo per citare un aspetto del nostro lavoro”.
Tra gli appuntamenti espositivi di prossima realizzazione il direttore del Cdec annuncia, per fine ottobre, l’inaugurazione di una mostra sulle Leggi del ’38 che sarà ospitata alla Triennale di Milano. Il 6 settembre, sempre nel capoluogo lombardo, arriverà invece la mostra itinerante sugli ebrei e la Grande Guerra che importanti riscontri ha già ottenuto in diverse città italiane.
“Una mostra – sottolinea Luzzatto Voghera – che ha rappresentato un punto di svolta nella nostra percezione dall’esterno. Non più soltanto quelli che si occupano di Shoah, persecuzione e deportazione. Ma anche un centro di studio ed elaborazione culturale che riesce a guardare a un periodo più ampio di storia recente italiana”.
Tra gli argomenti affrontati ieri a Redazione Aperta anche il futuro trasferimento del Cdec all’interno del Memoriale della Shoah milanese. “Una grande opportunità, anche per aprirci ancora di più alla città” dice lo studioso, consapevole dell’importanza che questa nuova collocazione andrà ad assumere su un piano pedagogico, educativo e di incontro con gli studiosi. “Ci aspettiamo tanti giovani”, dice.
Fondamentale, aggiunge, un confronto sempre aperto anche sul versante istituzionale. Un confronto che, se al riparo da strumentalità, “è senz’altro da incentivare”.
(18 luglio 2018)