“Italia non sia Far West”

rassegna“L’Italia non può assomigliare al Far West, dove un tale compra un fucile e spara dal balcone colpendo una bambina di un anno, rovinandone la salute e il futuro. Questa è barbarie e deve suscitare indignazione”.
È il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, così intervenuto in occasione della tradizionale Cerimonia del Ventaglio dell’Associazione stampa parlamentare. “Questo clima così rissoso, incattivito, cupo, non gli piace, e non ha paura di dirlo. Sergio Mattarella sogna infatti un ‘Paese ordinato, bene amministrato, coeso’. Ma tutto – sottolinea La Stampa – sembra andare in altra direzione”.

La Stampa segnala l’accoltellamento di tre israeliani da parte di un terrorista palestinese in un insediamento a cinque chilometri a Nord-Est di Gerusalemme. “È l’ultimo episodio – scrive La Stampa – della cosiddetta ‘Intifada dei coltelli’, cominciata nel settembre del 2015 con gli scontri davanti alla moschea di Al Aqsa e proseguita con armi rudimentali, da taglio, o investimenti con automobili e altri mezzi”. Purtroppo la contabilità delle vittime deve essere ulteriormente aggiornata: uno dei tre feriti nel frattempo è morto.

Addio a Clara Sereni, prolifica scrittrice e figlia di Emilio Sereni e di Xenia Silberberg. Tra le opere più significative che sono ricordate dal Corriere Il gioco dei regni, del 1993: “La saga di una grande famiglia ebraica del Novecento: la sua”. Così si definiva Sereni, ricordata ieri anche da Mattarella, nel suo Taccuino di un’ultimista: “Ebrea per scelta più che per destino, donna non solo per l’anagrafe, esperta di handicap e debolezze come chiunque ne faccia l’esperienza, utopista come chi, radicandosi in quanto esiste qui e oggi, senza esimersi dall’intervenire sulla realtà quotidiana, coltiva il bisogno di darsi un respiro e una passione agganciati al domani”.

Il dorso bolognese di Repubblica anticipa alcuni temi dell’incontro in programma oggi al Meis di Ferrara, ultimo appuntamento del laboratorio dei giornalisti UCEI Redazione Aperta, su “Essere Sinti e Rom: l’impegno culturale”. Afferma la direttrice del Museo, Simonetta Della Seta: “Il Meis è un centro culturale che racconta la storia di una minoranza che ha imparato nei secoli a dialogare con la maggioranza. Ci sembra quindi giusto allargare il discorso ad altre minoranze, con lo scopo di diffondere valori di dialogo e coesistenza”.

Il Venerdì parla di Rachel Azaria, candidata alla poltrona di sindaco di Gerusalemme, illustrandone le priorità di programma in questi termini: “Una città senza divisioni religiose, in cui anziani e giovani possano usufruire tutti degli stessi servizi, al di là della loro appartenenza etnica e confessionale, e in cui il secolarismo conviva al fianco dell’ortodossia”. Secondo il settimanale, “un messaggio in controtendenza, tanto più ora che la Knesset ha approvato la contestata legge che incoraggia la creazione di comunità riservate agli ebrei e declassa la lingua araba”.

Il Foglio torna sulla vicenda della giovanissima scacchista israeliana cui è stato impedito di partecipare ai mondiali di categoria in Tunisia.
Ad essere elogiate le parole di Piero Fassino, vicepresidente della commissione Esteri della Camera, secondo il quale “l’odio antisemita impedisce a una bambina di sette anni, perché israeliana, di partecipare ai Mondiali di scacchi”. Un comportamento, ha detto, che gli ricorda quello dei nazisti.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(27 luglio 2018)