Goliardate e coincidenze

bassanoSparare con uno scacciacani e gridare “n. bastardo” a un immigrato o invitare con eguali parole forbite dei Rom a scendere da un treno, non sono da considerarsi nell’Italia attuale dei gesti razzisti, anzi specie nel secondo caso chi parla in questo modo è una persona esasperata da difendere e “ringraziare”, perché probabilmente vittima essa stessa di “buonismo” e “razzismo anti-italiano”. Come altre aggressioni ripetutesi negli ultimi mesi nella penisola sono per lo più da considerarsi “goliardate” o “coincidenze”. Sulla stessa scia dall’altra parte dell’oceano, si afferma che l’amianto di provenienza russa si può tranquillamente utilizzare in edilizia, perché “non pericoloso” e chi afferma il contrario è un “malavitoso”. Se qualcuno ricorda le morti causate dalla lavorazione di Eternit in Italia, si confonde con qualcos’altro o è vittima appunto del complotto tra mafiosi e scienziati. Lo stesso Donald Trump a proposito degli incendi che hanno colpito la California, non ha certo puntato contro la possibile influenza del riscaldamento globale – non altro che un “inganno” concepito dai cinesi, che anzi, come ha affermato anche Vladimir Putin per il proprio paese, se è in corso, farà sicuramente bene -, ma qualcosa riguardo alle politiche ambientaliste della California e al fatto che bisogna “tagliare più alberi in modo che gli incendi non si propaghino” (spero che nella poca chiarezza di un tweet magari si riferisse al sottobosco, ma temo di illudermi). Di nuovo in Italia, per arginare il problema del fascismo, del razzismo e dell’antisemitismo basta semplicemente smettere di nominare questi termini “di oltre settant’anni fa” e abrogare le leggi che puniscono chi compie reati di tale natura. Come dire, se esiste il problema della disoccupazione, smettiamola di chiamarla così, o come con gli alberi californiani, potremmo espellere e togliere dalla vista qualche disoccupato.
Citando le parole su queste pagine di Davide Assael, sembra che da tempo stia prendendo piede a livello un po’ dappertutto una “neolingua”, che smonta a suon di tweet secoli di studio, conoscenze e scoperte scientifiche dove appunto 2+2 non può fare altrimenti che 5. Un terreno fertile per negazionisti e ignoranti di ogni risma.

Francesco Moises Bassano