Saluto romano a Marzabotto
Il caso archiviato
Nessun reato e caso archiviato. Questa, come riporta tra gli altri la Gazzetta dello Sport, la decisione del Gip, che ha disposto l’archiviazione chiesta dalla Procura di Bologna “per il caso di Marzabotto che ha visto protagonista Eugenio Maria Luppi, il giocatore dilettante che il 12 novembre 2017 esultò facendo il saluto romano e mostrando la maglietta della Repubblica Sociale” nella cittadina emiliana simbolo della violenza nazifascista. Luppi è stato scagionato dalle accuse di apologia del fascismo, scrive il quotidiano sportivo, “perché stando a quanto si legge nella richiesta di archiviazione del pm, poi accolta dal giudice, nessun pericolo all’ordinamento democratico può essere riscontrato”.
Auschwitz-Birkenau è “il luogo più orribile sulla Terra” e ricorda ai tedeschi che la loro responsabilità per lo sterminio di sei milioni di ebrei, di oppositori, rom, zingari e omosessuali “non finirà mai”. L’ha dichiarato il ministro degli Esteri Heiko Maas, ieri in visita al lager. Il capo della diplomazia tedesca, come mette in evidenza il Corriere, ha ricordato più volte che è stato proprio Auschwitz a spingerlo a entrare in politica: “È qui – le sue parole – che bisogna fare una scelta: perdere fiducia nell’umanità o conquistare speranza e forza di schierarsi per la dignità umana e lavorare per questa”.
Si avvia verso una conclusione positiva la trattativa per il passaggio dell’israeliana SodaStream al colosso americano PepsiCo. “Considerata la maggiore azienda israeliana di bibite, nel 2014 – scrive il Corriere – ha avuto come volto pubblicitario l’attrice americana Scarlett Johansson che finì al centro delle polemiche per la fabbrica in Cisgiordania SodaStream divenuta uno dei target della campagna Boycott, Divestment and Sanction per convincere i consumatori a non acquistare beni prodotti negli insediamenti israeliani all’est della linea del cessate il fuoco del 1967″. L’acquisizione è stata salutata con favore dal Premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ne ha parlato come di una prova “delle capacità d’affari del paese”.
“Il testimone di un Israele che non c’è più, di un mondo duro e puro che sognava il futuro lavorando e combattendo per costruire una società perfetta, dove avrebbe regnato una pace perfetta anch’essa”. Così, su La Stampa, si ricorda il noto militante pacifista Uri Avnery mancato ieri all’età di 94 anni.
“Corbyn l’antisemita”. È il titolo di un articolo che il Foglio dedica al leader laburista inglese, in rotta di collisione con la comunità ebraica locale e con le istituzioni israeliane per le sue parole e iniziative (tra cui l’omaggio ai terroristi palestinesi di Monaco ’72). Ad essere segnalato l’intervento di Shaul Ladany, che a quell’attentato scampò per miracolo: “Corbyn è un antisemita e deve scomparire dalla scena politica”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(21 agosto 2018)