“Macellazione rituale
solo con stordimento”

rassegnaC’è il consenso di tutte le forze presenti in Parlamento al disegno di legge contro la macellazione rituale senza stordimento presentato nelle scorse settimane dalla deputata forzista Michela Vittoria Brambilla. “La libertà religiosa è intangibile ma non possono giustificare sofferenze evitabili” sostiene la parlamentare, di cui il Corriere riporta una dichiarazione. “Siamo all’indomani della festa islamica del Sacrificio del 21 agosto che si è svolta di nuovo senza paletti. Secondo Brambilla – scrive il quotidiano – la macellazione andrebbe invece autorizzata solo in impianti ufficiali e non col fai da te”. L’appello della deputata a governo e forze politiche è a “intervenire rapidamente”.

Il gruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio ha presentato ricorso contro il rigetto della mozione per l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante, prima approvata dall’aula e poi contrastata in una contro-mozione di alcuni giorni successiva promossa dalla sindaca Virginia Raggi. L’atto, riferisce il Messaggero, è stato protocollato negli uffici della Commissione Toponomastica e del Segretariato generale. Ora sarà inoltrato anche alla sindaca e al presidente del Consiglio comunale.

La Stampa dedica uno spazio al successo che stanno riscontrando gli studi di Hannah Arendt, in particolare Le origini del totalitarismo che già nel ’51 “profetizzò i populismi dei nostri giorni”. Arendt, si legge, “elenca gli errori dei partiti politici tradizionali e la complicità delle élite borghesi tra le concause del successo dei movimenti totalitari ma è impressionante quanto la fotografia del risveglio delle masse di allora rimandi a quella attuale”.

Il settimanale 7 del Corriere, nel suo viaggio lungo la costa italiana, racconta oggi la città di Trani e le sue molte identità. “Antonietta Caffarella è molto indaffarata con il suo b&b. E a lei, cattolica, sono affidate le chiavi della sinagoga Scola Nova del 1247, forse la più antica d’Europa in uso. Ma per 711 anni adibita a chiesa, prima di tornare al culto originario nel 2008. Nel 1160 circa – viene spiegato – qui c’era una comunità ebraica di 200 focolari”.

Nelle pagine di Tuttigusti de La Stampa si parla delle molteplici possibilità offerte agli appassionati di sport nei deserti israeliani di Negev e Arava. “Oltre alle escursioni a piedi lungo la Israel National Trail – si legge – sono sempre più battuti i sentieri da percorrere in bicicletta. Una volta l’anno si corre la Samarathon (a febbraio), gara di mountain bike tra Negev e Arava. A Mitzpe Ramon c’è un Bike Hotel fondato da due israeliani appassionati di bici, punto di riferimento per i ciclo-escursionisti, e perfino il sito archeologico Timna Park è interamente attraversato dal Bike Trail”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(23 agosto 2018)