…insegnanti

Cerchiamo di capire quali possano essere state le motivazioni che hanno spinto dei docenti di un liceo del foggiano, più precisamente di Torremaggiore, a ritirare l’invito rivolto a Roberto Matatia a parlare ai ragazzi delle Leggi razziali: dal momento che Matatia è ebreo, implicherebbe fare politica a scuola, avrebbero sostenuto. Il che equivale a dire che un ebreo non può parlare delle Leggi razziali perché di parte.
Una delle motivazioni potrebbe essere una profonda ignoranza: per questi docenti la Shoah è come la lotta tra indiani e cow boy nei film western. Le due parti, gli ebrei nelle loro camere a gas e i nazisti nelle loro divise si fronteggiano. Dobbiamo essere imparziali! se no, si fa politica. Se accettiamo questa interpretazione, dobbiamo accettare anche il fatto che abbiamo affidato l’insegnamento e l’educazione dei nostri figli a degli abissali ignoranti. Gente che non sa nemmeno da lontano cosa sia la storia.
Ma c’è una seconda ipotesi. Che questi docenti siano antisemiti. In fondo, dire che non si può invitare uno scrittore perché ebreo è un’affermazione decisamente antisemita. Di professori antisemiti ne abbiamo avuti a iosa nel 1938 e dopo. Vogliamo proprio continuare ad averli anche adesso, ottant’anni dopo?

Anna Foa, storica