In ascolto – Gad Elmaleh
Il ragazzo più divertente della Francia è un ebreo marocchino. Questo è il titolo di un articolo uscito qualche tempo fa su un giornale israeliano e dedicato a Gad Elmaleh, esponente della stand-up comedy, attore, mimo straordinario e musicista. Ho ripreso in mano quell’articolo proprio in questi giorni, per questioni di lavoro e ho cominciato a cercare spezzoni su You tube, numeri singoli, interviste e infine ho visto due volte il suo spettacolo “L’autre c’est moi”. E ho davvero scoperto un artista straordinario.
Da dove arriva Gad? Da una famiglia di ebrei di Casablanca, una famiglia sefardita legata alla tradizione. Da bambino ha frequentato la scuola ebraica e i campeggi estivi legati al movimento Chabad.
Il papà era un mimo e Gad, ancora piccolino, saliva sul palco con lui; aveva il compito di introdurre i diversi numeri portando un cartello. Ha fatto la sua prima vera esibizione a soli quattro anni e a 21 anni ha lasciato la scuola di teatro famigliare per trasferirsi a Parigi e apprendere la tecnica in Accademia.
Raggiunge la fama con due personaggi: Chouchou, un travestito nord africano (2003) e Coco, un uomo d’affari nevrotico e con manie di grandezza che perde completamente la testa nell’organizzare la più spettacolare festa mai vista per il bar mitzvah del figlio (2009).
È stato definito il Jerry Seinfeld francese, il comico ebreo americano che conosciamo in Italia grazie all’omonima serie tv; Jerry è figlio di Kalman, immigrato in America dall’Ungheria, che nella Seconda guerra mondiale, aveva messo in piedi una vera e propria collezione di barzellette e storielle della tradizione est europea.
Qualcuno si starà chiedendo perché parlo di un comico in una rubrica di musica. Devo dire che un po’ è perché mi piace davvero molto condividere con altri qualcosa che mi è particolarmente piaciuto e un po’ perché c’è un pezzo musicale, nel suo show, che credo valga davvero la pena vedere. Gad Elmaleh, comico e mimo, canta e suona benissimo e riesce a farci ridere in modo intelligente, passando dalla critica della R&B francese a una canzoncina melodica (utile per aprire una parentesi sulla sua “mame”), per poi spostarsi su uno spassosissimo nonsense in tedesco e concludere con un assolo di percussioni sulla chitarra, che lo riporta alla musica tradizionale araba della sua infanzia.
Maria Teresa Milano
Consiglio d’ascolto: la parte musicale che ci interessa va dal minuto 50 al minuto 1.04.28