La Giornata del racconto
È in programma oggi in tutta Italia la Giornata Europea della Cultura Ebraica. Partendo da Genova, città capofila, il tema di quest’anno – Storytelling. Le storie siamo noi – sarà declinato in modi e forme espressive diverse. La Giornata nel capoluogo ligure, segnala il Secolo XIX, inizierà “con un momento di preghiera in ricordo delle vittime della tragedia del Ponte Morandi”. Chiusura invece al Teatro della Tosse, con lo spettacolo Il violinista sul tetto – Fiddler on the roof.
Il Viminale, attraverso una circolare, archivia il modello Riace. “La decisione choc arriva nel tardo pomeriggio e scuote il mondo politico” scrive tra gli altri La Stampa. “Chi sbaglia, paga. Non si possono tollerare irregolarità nell’uso di fondi pubblici, nemmeno se c’è la scusa di spenderli per gli immigrati” ha dichiarato il ministro Salvini. Mimmo Lucano, il sindaco del Comune calabrese agli arresti domiciliari, non nasconde l’amarezza: “Vogliono solo distruggerci. Nei nostri confronti è in atto un vero e proprio tiro incrociato”.
Baviera oggi al voto, con effetti che potrebbero sentirsi fino a Berlino. A inquietare è in particolare l’ascesa degli estremisti di Alternative fur Deutschland (mentre i cristiano-sociali sono dati in forte calo). “Quando la Csu ha capito che rincorrere la destra sul suo terreno non ha pagato ma ha, anzi, regalato valanghe di voti all’Afd, il governatore Markus Soeder e Seehofer sono passati dai ruggiti contro Merkel ai miagolii. Ma – scrive Repubblica – la frittata ormai è fatta”.
Il Festival del Cinema di Roma si apre nel segno della Memoria. Tra le pellicole protagoniste nelle prossime ore il dorso cittadino di Repubblica segnala il docufilm “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani” di Pietro Suber e “La Razzia. Roma 16 ottobre 1943”, diretto da Ruggero Gabbai e scritto da Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto.
“Con l’affievolirsi delle voci dei testimoni diretti, abbiamo voluto produrre questo film per raccogliere le ultime parole di chi è riuscito a sfuggire al rastrellamento” spiega Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah.
Proseguono le iniziative per gli 80 anni delle Leggi razziste. Domani a Pisa si terrà l’incontro “Vite sospese. Storie di docenti e studenti espulsi dall’Università” in cui sarà ricordata anche la figura del medico e professore Naftoli Emdin che fu cacciato dall’ateneo nel 1938. Il domenicale del Sole 24 Ore pubblica oggi una sua lettera ai figli.
Ma non tutti sembrano aver la volontà di fare i conti con il passato, come spiega lo storico Amedeo Osti Guerrazzi in un intervento pubblicato ieri su La Stampa in cui viene raccontato come, nonostante diverse segnalazioni, mai l’Inail abbia ricordato l’espulsione di un suo dirigente, l’ebreo romano Aldo Fuà. “A prescindere da ogni considerazione morale, una presa di coscienza, dopo tutti questi anni – scrive lo studioso – forse dovrebbe essere non solo opportuna, ma necessaria”.
Il Fatto Quotidiano dedica un ritratto a George Soros, definendolo “speculatore-filantropo tra sterline, lire, Ong e filosofia”. Nell’immaginario collettivo e presso i suoi detrattori, viene segnalato, è diventato “il burattinaio di tutti i complotti”. E non solo per il presidente ungherese Orbán, “che pure è nato politicamente grazie ai finanziamenti del tycoon al partito Fidesz quando era un giovane e brillante politico anti-comunista”.
Diversi nomi del mondo dello spettacolo, riporta il Corriere, si sono schierati al fianco dell’attore e regista palestinese di cittadinanza israeliana Mohammad Bakri, a processo per vilipendio e diffamazione. Ad essere indicati i nomi di Bernardo Bertolucci, Mario Martone, Elio Germano a Valerio Mastandrea.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(14 ottobre 2018)