Mario Finzi, l’omaggio di Bologna
Alla sua memoria è dedicata la via su cui si affaccia la sinagoga di Bologna. Avvocato, musicista, membro attivo della Delasem. Una figura indimenticabile contro cui la barbarie nazifascista si abbatté fino all’estrema conseguenza del suo annientamento ad Auschwitz-Birkenau.
Il ricordo di Mario Finzi (1913-1945) sarà al centro di un evento in programma nel capoluogo emiliano nel quadro della Festa Internazionale della Storia, nell’ottantesimo anniversario dalla promulgazione delle Leggi razziste.
Il suo contributo nell’azione di salvataggio di numerosi correligionari braccati dal regime, verrà ricordato nel corso dell’incontro, fu determinante. Sulla base delle testimonianze dei sopravvissuti è stato infatti possibile accertare che Finzi aiutò dai 20 ai 25 ebrei perseguitati a salvarsi e ne assistette altri 300. A beneficiare del suo sostegno, tra gli altri, i 50 ragazzi di Villa Emma di Nonantola e 310 profughi di Rodi.
L’appuntamento è per il 22 ottobre alle 15, presso la Sala dello Stabat Mater nella Biblioteca dell’Archiginnasio. Interverranno l’ingegner Lucio Pardo, ex presidente della Comunità ebraica locale i cui genitori avevano insegnato insieme a Finzi nella sinagoga allora distrutta dalle bombe; il filmmaker Massimo Manini, che si propone di realizzare un progetto visivo su questo protagonista del Novecento bolognese; la giornalista Franca Silvestri.
L’iniziativa è organizzata e promossa insieme all’Ordine dei giornalisti regionale.
(18 ottobre 2018)