Milano – L’arte per costruire il futuro
L’arte per fare Memoria, per ricordare il dolore ma anche per dare un messaggio positivo di ricostruzione e resilienza. Sono alcune delle suggestioni che emergono dalla mostra “Ricordi Futuri 4.0: Cosa c’è in fondo al binario”, presentata in anteprima alla stampa nelle scorse ore e aperta al pubblico dal 14 novembre al Memoriale della Shoah di Milano. “La mostra Ricordi Futuri 4.0 ha come intento quello di raccontare come il presente che stiamo vivendo sia già futuro e come questo presente/futuro debba essere anche la linea guida da percorre per richiamare i ricordi affinché gli errori del passato non si ripetano, cercando in qualche modo di comprenderli”, le parole del curatore della mostra Ermanno Tedeschi. “Abbiamo raccolto con grande favore l’idea di usare un canale diverso come l’arte per portare un messaggio importante rispetto alla Memoria come veicolo di formazione”, ha aggiunto il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah Roberto Jarach, ricordando come il luogo sia sempre più al centro del percorso formativo dei giovani. “Quest’anno raggiungeremo le 100mila visite ed è un traguardo importante”, ha spiegato Jarach, sottolineando l’importanza di trovare – come accade con la mostra di Tedeschi – strumenti diversi per sensibilizzare la società di fronte ai pericoli dell’odio e della discriminazione. L’esposizione comprende opere d’arte figurativa, installazioni multimediali, fotografie, documenti e videointerviste. La mostra, organizzata dal Memoriale della Shoah di Milano con il sostegno di AmTrust e arricchita da i materiali dell’archivio della Fondazione CDEC Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, si inserisce all’interno del palinsesto di “Premesso che non sono razzista: Come nasce il pregiudizio e come combatterlo”, la stagione ideata e ospitata dal Memoriale che riflette e fa riflettere sui razzismi e i pregiudizi del passato e del futuro.