Italia-Israele, firma vicina
per il gasdotto
Dovrebbe arrivare in tempi brevi la firma definitiva per la realizzazione di un gasdotto tra Italia e Israele che rappresenterebbe un investimento strategico di enorme portata per i due paesi e che, a detta del ministro israeliano per l’Energia Yuval Steinitz, “servirà a contenere l’influenza araba in Europa”. Scrive al riguardo il Corriere: “La Commissione europea ha già speso 100 milioni di euro in studi di fattibilità e per l’Italia ci aveva messo la firma Carlo Calenda, allora ministro dello Sviluppo economico, nell’aprile del 2017. Quello era un memorandum d’intesa, la decisione di proseguire insieme nel progetto. Adesso la stretta di mano definitiva e ufficiale è prevista da qui a tre mesi”.
Repubblica Affari e Finanza riferisce invece dello scontro tra governo israeliano e Airbnb, la piattaforma americana di prenotazione di alloggi che sta per eliminare dai suoi elenchi le proposte di sistemazione disponibili negli insediamenti. “Abbiamo concluso che faremmo bene a eliminare dalle nostre offerte gli alloggi che si trovano al centro della disputa tra israeliani e palestinesi” ha spiegato in un comunicato la direzione di Airbnb. Per Yariv Levin, ministro israeliano del Turismo, si tratta di una decisione “ipocrita e ripugnante”.
Studenti, genitori e insegnanti. Ma anche alcuni residenti. Con spugne e solventi hanno cancellato le svastiche e i messaggi minatori apparsi sui muri del liceo classico Montale e rivolti all’indirizzo del preside Andrea Barbetti (Corriere Roma).
Il Messaggero suggerisce una visita alla mostra sull’Aliyah Bet allestita nella sede della Fondazione Museo della Shoah di Roma. Un appassionato racconto, si legge, “della odissea che ha portato gli ebrei reduci dai campi di concentramento, alla fine della seconda guerra mondiale, a cercare di tornare in Palestina, allora sotto il Mandato britannico”.
Su Repubblica si celebra la figura del leggendario poeta polacco Adam Mickiewicz, “ancora oggi un antidoto potente all’antisemitismo”. In Messer Taddeo “il più generoso, più onesto, più impegnato nella lotta per la libertà è un oste e musicista ebreo; e a un suo concerto, patriottico, sono dedicati i più belli e commoventi versi del poema”.
“Corbyn inconsciamente o meno propaga messaggi antisemiti, proprio a causa della sua ideologia. A volte mi fa più paura dei razzisti conclamati, perché Corbyn non sa quanta linfa dà a quelli che odiano gli ebrei come me”. Così lo scrittore Howard Jacobson in una intervista con Repubblica.
“Insulti contro Israele e gli Usa, e anche insulti contro il sindaco di Milano Beppe Sala, definito ‘terrorista’ prima da una relatrice, poi da un gruppetto di partecipanti”. Consueto campionario di odio, riporta il Giornale, al sit-in antiisraeliano organizzato dal Coordinamento lombardo per la Palestina.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(26 novembre 2018)