Lotta all’antisemitismo,
l’Europa vota all’unanimità
Una netta condanna dell’antisemitismo e l’invito a tutti gli Stati membri ad agire per arginare questo fenomeno e per garantire con il massimo impegno la sicurezza e l’incolumità di istituzioni, comunità, individui. E ciò anche attraverso l’adozione della definizione operativa di antisemitismo formulata dall’International Holocaust Remembrance Alliance in cui, tra i vari punti, si ricorda come anche la strumentalità di certi attacchi allo Stato di Israele sia da considerarsi nell’elenco.
È un voto dal grande valore e significato quello con cui i 28 paesi dell’Unione Europea, nel corso dell’odierna riunione del Consiglio della UE a Bruxelles, hanno approvato all’unanimità una dichiarazione in tal senso.
Dal contrasto alla minaccia fisica a quella che corre sulla rete, dall’implementazione di buone pratiche all’innesto di valori positivi e di uguaglianza nelle nuove generazioni, sono tante le voci che compongono questa storica dichiarazione.
“In tempi di crescente odio antisemita, l’adozione unanime della Dichiarazione sulla lotta contro l’antisemitismo da parte degli Stati membri dell’Unione Europea invia un segnale forte alla comunità ebraica; la UE e ciascuno dei suoi Stati membri sono al fianco per garantirne sicurezza e benessere” hanno dichiarato in una nota congiunta il Primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans e il Commissario europeo per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere Věra Jourová. “Non possiamo impegnarci in una lotta comune senza una definizione comune di ciò contro cui stiamo combattendo. Gli Stati membri sono quindi chiamati ad adottare la definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance come punto di riferimento. Ciò – prosegue la nota – rappresenterebbe un passo importante in questa lotta”.
Grande la soddisfazione di enti e realtà ebraiche sovranazionali. A partire dal World Jewish Congress e dall’European Jewish Congress, che hanno lodato l’iniziativa europea con parole di forte apprezzamento.
“La forza di questo atto comunitario è nell’approvazione all’unanimità. Quello che è un vincolo spesso messo in discussione sta in questo caso a dimostrare l’implellenza e la specificità del fenomeno antisemitismo su cui si è voluti intervenire in modo così fermo” sottolinea la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Unanimità con cui i governi europei hanno votato anche alle Nazioni Unite, dove nelle ore successive è stata discussa una risoluzione di condanna del gruppo terroristico palestinese Hamas. “Un ulteriore segnale da cogliere – afferma Di Segni – anche alla luce dell’invito a recepire la definizione operativa di antisemitismo dell’IHRA con tutti gli esempi inclusi nel documento votato oggi a Bruxelles, che chiaramente individua come odio antiebraico anche gli attacchi strumentali allo Stato di Israele e al suo diritto ad esistere”.
Per il presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder, il voto odierno (portato sul tavolo del Consiglio grazie all’impegno in prima istanza di Sebastian Kurz, cancelliere dell’Austria che è presidente di turno della UE fino al 31 dicembre) “è un chiaro riconoscimento da parte dei governi di tutti gli Stati membri della Ue che è necessaria un’azione seria, politica e concreta allo stesso tempo, di fronte a sfide chiare e specifiche poste da questo antico odio”.
“Siamo orgogliosi del contributo offerto, sia dalla nostra sede centrale che dalle diverse comunità nazionali in Europa. Un lavoro intenso e in stretto raccordo tra i diversi soggetti coinvolti – afferma Moshe Kantor, presidente dello European Jewish Congress – che ha portato come risultato questa storica opportunità”.
(6 dicembre 2018)