Pietre d’inciampo, Memoria ferita
La mobilitazione degli studenti
Flash mob degli studenti del Liceo Giulio Cesare di Roma per denunciare l’oltraggio alla Memoria cittadina compiuto dagli artefici dello sradicamento delle pietre d’inciampo in ricordo delle famiglie Di Consiglio e Di Castro nel rione Monti.
“Siamo qui – hanno detto gli studenti, che hanno concordato l’iniziativa con la preside Paola Senesi, che già molti impegni di Memoria ha lanciato in questi anni – perché tre giorni fa è successo ciò a cui chiunque rifiuterebbe di credere. Ciò che mai avremmo pensato potesse accadere nella nostra formidabile era contemporanea. Nel raccontarlo, sono immediati i riferimenti che la nostra mente fa ad antiche epoche, ai periodi oblio culturale, quando ci si curava superstizioni e si credeva che la terra fosse piatta. Epoca in cui da un certo punto di vista la violenza priva di ragionamento poteva essere legittimata. Le persecuzioni erano dettate da un’ignoranza dilagante alimentata da un disagio sociale collettivo. Ma oggi no. A distanza di secoli anni non possiamo legittimare un gesto del genere; non possiamo empatizzare con tale bestialità. Ciò che è accaduto tre giorni fa a pochi passi da qui nel bellissimo quartiere di rione Monti, non può passare inosservato. Ogni giorno scorrono di fronte ai nostri occhi milioni e milioni di notizie strazianti ingiuste e disumane. Notizie che però ci portano spesso a non reagire, perché magari riguardanti luoghi lontani. Ma quando le cose avvengono a un chilometro dalle nostre case, dalle nostre scuole, Non vi sono più scuse che legittimino l’inerzia”.
(14 dicembre 2018)