L’era Bolsonaro
Inizia domani (con otto ministri militari) l’era Bolsonaro. “I nomi degli ospiti d’onore già indicano la svolta che l’ex capitano intende imprimere al Brasile” scrive il Corriere a proposito della cerimonia di insediamento. “In testa il premier di Israele Benjamin Netanyahu (felice perché ‘il presidente Jair Bolsonaro ha detto che trasferirà l’ambasciata del Brasile a Gerusalemme. La questione non è se ciò avverrà, ma quando’) e l’ungherese Viktor Orbán, mentre Donald Trump manda il segretario di Stato, Mike Pompeo”. Per l’Italia ci saranno invece il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio e l’ambasciatore Antonio Bernardini.
Lilian Thuram, l’ex difensore della Juventus in prima linea contro il razzismo, interviene sugli ululati a Koulibaly. Due le interviste a quotidiani italiani. “Perché non considerare nel ranking la civiltà di un Paese o di un club? C’è razzismo? Invece di quattro squadre in Champions, ne avrai solo tre” la sua proposta nel colloquio con Repubblica. A proposito di quanto avvenuto a San Siro, al Corriere dello Sport dice: “Accadeva quando giocavo lo, si ripete oggi. Politici e dirigenti pensano ad altro. I giocatori bianchi dovrebbero ribellarsi, non lo fanno perché non sanno cosa vuol dire essere discriminati”.
L’otto gennaio, scrive Il Fatto Quotidiano, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni si recherà in visita nella sede romana del Grande Oriente d’Italia. “La suggestione di un’iniziativa del genere in tempi di populismo e di internazionale nera del sovranismo – si legge – è destinata a rilanciare nel network dei cattolici salviniani e tradizionalisti la temuta suggestione del famoso complotto demo-pluto-giudaico-massonico”.
“Fa molta rabbia questo rigurgito di isolazionismo Usa che lascia campo aperto ai nemici della democrazia nel mondo, a chi viola con sistematica ferocia i diritti umani fondamentali, e abbandona la democrazia israeliana più vulnerabile nei confronti dei nemici che vorrebbero cancellare la stessa presenza ebraica”. È quanto scrive Pierluigi Battista in un editoriale sul Corriere a proposito dell’annuncio del ritiro americano dalla Siria fatto da Trump.
“In tutto il Medio Oriente i cristiani collassano. Tranne in un posto: Israele”. Sul Foglio è proposta la traduzione di un articolo del Jerusalem Post dedicato a questo tema.
Da Israele arriva anche la notizia del ritrovamento di due busti funerari di 1700 anni fa. “I rari busti di pietra calcarea sono di stile orientale, largamente diffusi nelle sepolture delle classi sociali più ricche e si possono datare al periodo tardo romano” segnala in breve La Stampa.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(31 dicembre 2018)