Gli odiatori in curva
Il mondo del calcio ancora macchiato da cori razzisti e antisemiti, intonati da un gruppo di tifosi della Lazio nel corso della partita di Coppa Italia contro il Novara. Da capire cosa accadrà adesso sul piano disciplinare. “I cori – scrive la Gazzetta dello Sport – sono stati percepiti dall’ispettore che stazionava sotto la Curva Nord, mentre non sono stati rilevati da quelli che stavano a metà campo, sotto le tribune Tevere e Centrale. Cori che per dimensione e percezione reale non vengono ritenuti rilevanti e questo aspetto molto probabilmente non provocherà nessuna sanzione per il club”.
Bocciata ad Anzio, Comune guidato dal centrodestra, una proposta di revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Racconta Repubblica: “In consiglio comunale, evitando persino il dibattito sulla mozione con cui tre consiglieri di sinistra avevano chiesto di revocare quell’onorificenza concessa nel 1924 al capo del fascismo, è stata mantenuta la cittadinanza onoraria e contestualmente è stata negata una benemerenza a una cittadina vittima delle persecuzioni razziali”. Si tratta di Adele Di Consiglio, colpita all’età di sei anni dalle Leggi razziste. Nella Shoah subì la perdita del papà e di altri familiari.
Avvenire presenta “Libero è il mio canto”, il concerto promosso dall’UCEI e dedicato alle voci femminili di Memoria riscoperte dall’oblio in programma mercoledì sera a Roma. Racconta Il Maestro Francesco Lotoro, da anni protagonista della riscoperta e valorizzazione della musica concentrazionaria: “Dalla musica amatoriale alle grandi esecuzioni con musicisti professionale, nei campi di concentramento e di prigionia si è sempre fatta tantissima musica, di ogni tipo e di ogni qualità”. Con gennaio torna anche l’appuntamento con le pietre d’inciampo: a Milano, segnala Repubblica, due delle trenta in arrivo saranno dedicate ai nonni di Liliana Segre.
Tra le proposte letterarie della domenica, molte hanno per tema la Memoria. In un’ampia intervista con La Lettura del Corriere, lo storico francese Michel Dreyfus parla del suo saggio L’antisemitismo a sinistra pubblicato da Free Ebrei: “Nella sua storia – afferma lo studioso – la sinistra ha più spesso ripreso stereotipi sviluppati dalla destra e dall’estrema destra. Ho distinto nel corso degli ultimi due secoli cinque forme di antisemitismo: economico, razzista, complottista, revisionista e negazionista e, infine, antisionista nei confronti dello Stato di Israele”. Sempre sulla Lettura, lo scrittore Yaniv Iczkovits ricorda Amos Oz: “Un modello, anche politico, di impegno; una fonte; un padre di famiglia; un narratore straordinario a cui tutti vorremmo somigliare”.
Repubblica presenta invece il graphic novel La stella di Andra e Tati, il graphic novel dedicato alle sorelle Bucci pubblicato da De Agostini e il libro per ragazzi Tutte le mie mamme, dedicato alla “Giusta” polacca Irene Sendler e pubblicato da Giuntina.
Molto partecipato, segnala Repubblica, l’evento di solidarietà alla redazione dell’Espresso svoltosi ieri a Roma al Nuovo Sacher. Filo conduttore dell’appuntamento la parola “antifascista”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(13 gennaio 2019)