…Lannutti&Co

Si sta avvicinando il giorno (il mese) della Memoria e i programmi sono saturi, di nomi e di eventi. Una sovraesposizione che, nell’aria che si respira, dovrebbe destare qualche preoccupazione e richiederebbe sicuramente una pausa di riflessione.
Tutti presi dal ricordo del passato si rischia di minimizzare il presente e i segnali drammatici che ne stiamo ricevendo ormai da un po’ di tempo. Giorni fa, in Piazza Argentina a Roma, un’amica, ferma davanti alla vetrina di Feltrinelli, viene avvicinata da un cretino con svastica tatuata sul braccio che le sputa in faccia. La colpa della malcapitata amica: avere al braccio una borsa di tela con stampate delle lettere in ebraico. Certo, non accade tutti i giorni a ciascuno di noi di farci sputare in faccia, ma sta capitando, e la cosa è grave, non va sottovalutata. Speriamo che le telecamere abbiano fatto il loro dovere, e che lo facciano anche le forze dell’ordine e il ministro dell’Interno.
Il clima sta cambiando velocemente sotto i nostri occhi, e lo si è scritto già molte volte, troppe volte. Fa comodo non farci caso, è tranquillizzante dirsi che si tratta di episodi sporadici e non significativi, ma distogliere lo sguardo non è né saggio né rassicurante. A contribuire a questa preoccupante evoluzione del ‘pensiero’ e del comportamento in Italia è la politica ed è l’informazione, che spesso convergono e si identificano.
Solo ieri, su queste pagine, un editoriale denunciava la pagina Facebook del senatore grillino Elio Lannutti – politico e giornalista insieme – che riprende e posta l’infamante e odioso articolo da un sito antisemita che ripropone la tesi del complotto giudaico dei Rothschild che, secondo le fonti di Lannutti, tirano le fila del mondo attraverso il sistema bancario. L’immagine postata mostra i soliti si4mboli massonici. Ebrei massoni alla conquista del mondo è il messaggio neanche tanto subliminale. E l’articolo citato specifica, poi: ‘Rothschild successivamente aiutò e finanziò l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte creò il famigerato gruppo segreto dal nome “Gli Illuminati di Baviera”. Weishaupt prendendo spunto dai “Protocolli dei Savi di Sion” elaborò verso il 1770 “Il Nuovo Testamento di Satana” un piano che porterà una piccola minoranza di persone al controllo globale’. Sinceramente, di Weishaupt non ho mai sentito neppure il nome, se non dall’operaio che mi ha installato la caldaia per la casa in montagna. (Una caldaia ottima, peraltro.) Ma testi complottisti lo dichiarano un ‘gesuita ebreo’, una contraddizione in termini. E infatti, diversamente da quanto ama far pensare la fonte cospirazionista di Lannutti, Weishaupt rimase orfano di padre ebreo a cinque anni, fu adottato da una famiglia gesuita e divenne a sua volta prete gesuita. Poi prese altra strada, mistico-massonica. E forse non era neppure un’altra strada. Weishaupt si ispirò ai Protocolli dei Savi Anziani di Sion, dice l’affidabile fonte antisemita a disposizione degli antisemiti, senza tener conto che Weishaupt visse nel Settecento, mentre i protocolli sono un falso di inizio Novecento!
Ora, non so se il senatore grillino Elio Lannutti sia filo-israeliano, certamente ama informarsi abbeverandosi a fonti antisemite del peggior stampo, e questo dovrebbe bastare. Peccato che, oltre a essere un senatore votatosi alla cultura fake del grillismo, sia anche un giornalista (sic!).
Come non bastasse, poi, sulla stessa pagina Facebook il senatore Elio Lannutti – un nome da imparare bene per sapersene guardare – posta anche un articolo contro il solito Soros – banchiere, finanziere, ebreo – che avrebbe detto a un giornale britannico, l’Independent, “Io sono un Dio, ho creato tutto, controllo tutto”. Stavolta si ha la sensazione che Soros abbia esagerato un po’ con la sua mania di grandezza, se davvero ha pronunciato quelle parole. Ma fra Soros, da un lato, e Lannutti e le sue fonti, dall’altro, a chi si può dare istintivamente più credito? E allora decido di perdere un po’ del mio tempo prezioso e mi accingo alla ricerca. Le parole di Soros sono riportate da più fonti italiane, grillino-leghiste, naturalmente. E anche da qualche fonte inglese, di chiaro gusto destrorso e antisemita. Ma, cercando bene, trovo anche la fonte diretta del’Independent, fresca di stampa: datata 1998! Il titolo è accattivante, come al solito: ‘Soros, God of all he surveys’, ossia, ‘Soros, Dio di tutto ciò che osserva / che abbraccia’. Ma nell’articolo non ci sono le parole che le fonti dell’odio, e Lannutti, gli mettono in bocca. Nulla di cui sorprendersi. La macchina delle fake news continua a produrre fango e a seminare odio. Non ho nessun motivo per difendere Soros, non certo per il solo fatto che si tratta di un ebreo. Ma Lannutti & Co. non hanno nessun motivo per attaccare Soros, non certo per il solo fatto che si tratta di un finanziere ebreo, e come tale torna utile alle tesi antisemite del complotto pluto-giudaico-massonico.
Il senatore Elio Lannutti, politico e giornalista, si merita una bella denuncia all’ordine dei giornalisti, quanto meno, per la propaganda all’odio di cui si fa tramite e portatore.

Dario Calimani, Università di Venezia