L’audizione alla Camera
“Antisemitismo, minaccia reale”

Schermata 2019-01-24 alle 18.39.37Dalla minaccia sempre viva dell’estrema destra al veleno instillato da chi da sinistra attraverso il proprio ripudio di Israele esplicita forme di odio antiebraico. E ancora, la realtà del fondamentalismo islamico. Il pregiudizio ancora presente in alcuni ambienti religiosi ecclesiastici. Il morbo virale del complottismo.
Diverse forme di antisemitismo su cui riflettere in sede istituzionale per individuare le necessarie contromisure e su cui si è concentrata un’audizione alla Camera dei deputati, presso la Commissione Esteri, della presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni e della responsabile dell’Osservatorio Antisemitismo della Fondazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea Betti Guetta. A guidare i lavori la parlamentare del Movimento Cinquestelle Marta Grande, presidente della Commissione.
Nel corso dell’ncontro, cui hanno partecipato rappresentanti di varie forze politiche, intervenendo con alcune riflessioni e interrogativi, non sono mancati riferimenti alla stretta attualità. Come nel caso della vicenda che ha avuto per protagonista il senatore Elio Lannutti, autore sui social network di alcuni interventi in cui è stato sdoganato il grande classico dell’antisemitismo moderno, I protocolli dei Savi di Sion creati dalla polizia zarista per avvalorare violenze e pogrom. “Una vicenda – la riflessione della Presidente Di Segni – che non dovrebbe offendere solo l’ebraismo italiano, ma tutto il paese”.
Particolare preoccupazione è stata espressa sia da Di Segni che Guetta per la velocità di diffusione di menzogne e parole malate attraverso i social network. Una minaccia che appare in costante crescita e che impegna gran parte del lavoro dell’osservatorio. “L’86 per cento dei dati che raccogliamo proviene dal web” ha sottolineato Guetta.
Uno sguardo che da questi giorni di Memoria è andato anche a un altro appuntamento significativo: le celebrazioni per il 25 aprile, Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, che da tempo sono oggetto di vergognose strumentalizzazioni e mistificazioni relative al ruolo della Brigata Ebraica.
L’invito operativo rivolto dalla Presidente UCEI alle istituzioni è stato quello di adempiere nei tempi più rapidi all’adozione della definizione di antisemitismo formulata dall’International Holocaust Remembrance Alliance e già indicata come un modello da seguire in occasione di un recente voto all’unanimità del Consiglio d’Europa.

(25 gennaio 2019)